Lui non mi rispetta: e addio orgasmo

Anorgasmia: tante manifestazioni, diversi perché. In generale l’anorgasmia può essere definita come ricorrente e persistente difficoltà a raggiungere l’orgasmo, nonostante un adeguata stimolazione e, in certi casi, anche di eccitamento. Questa difficoltà o impossibilità a provare l’orgasmo, molto spesso, è accompagnato marcato disagio emotivo nella donna. Quando la persona non ha mai provato un orgasmo parliamo di anorgasmia primaria. E’ detta secondaria se la donna ha perso la capacità di provare l’orgasmo, che prima invece aveva. Può manifestarsi occasionalmente, verificarsi solo in certe situazioni oppure presentarsi in maniera generalizzata, quando la donna non raggiunge l’orgasmo sempre, ovunque e con chiunque. Ci sono donne che con alcuni uomini lo provano con altri no, altre che lo provano solo stimolandosi direttamente il clitoride con la collaborazione attiva del proprio partner, altre che raggiungono l’orgasmo solamente attraverso autostimolazione senza il partner. 

Non una ma tante cause. Le cause dell’anorgasmia sono complesse e di natura anche organica, biologica. Essendo psicosessuologo mi limito a ricordare l’anorgasmia riconducibile, per lo più, agli scompensi ormonali, in una donna in menopausa. Una donna può diventare anorgasmica anche per gli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi che assume. L’anorgasmia derivata dall’abuso di alcol e droghe specifiche. Un ultimo esempio di anorgasmia legata a fattori e cause di natura anatomo-funzionale: le donne che hanno subito gli effetti di importanti operazioni chirurgiche per curarsi da malattie molto serie, possono sviluppare l’impossibilità a provare l’orgasmo o addirittura esperienze sessualmente piacevoli. Credo che nella maggior dei casi l’anorgasmia sia determinata da fattori misti: di natura organica, psicologica e relazionale.

 Le principali cause psicologiche. Sostanzialmente le cause psicologiche che determinerebbero la difficoltà o l’impossibilità, da parte di una donna, a provare un orgasmo possono essere dovute anche a difficoltà nelle fasi che precedono quella dell’orgasmo nella risposta sessuale femminile: desiderio, eccitazione e piacere (fase di plateau). La diminuzione o l’assenza di desiderio può essere un sintomo di depressione e fare l’amore in queste situazioni sembra essere poco appagante e indurre anche difficoltà di eccitamento/piacere, entrambi fondamentali per raggiungere un orgasmo. L’ansia può essere un fattore determinante nell’inibire, ritardare o rendere impossibile che l’orgasmo sopraggiunga. L’ansia legata all’aspettativa di dover a tutti i costi raggiungere il piacere massimo sposta l’attenzione dalle sensazioni del piacere presente impedendo che l’eccitamento cresca nei tempi ottimale per aumentare la possibilità avere un orgasmo. L’anorgasmia può essere anche dovuta a fattori relazionali, quando per esempio, mancano il rispetto del partner e l’attenzione reciproca ai diversi bisogni, la complicità e la fiducia.

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Commenti:

  1. Confermo: la sensazione sottile, o meno sottile, del non essere rispettati dalla persona che amiamo porta a scompensi “sensoriali” di questo tipo. Possiamo amare e desiderare una persona alla follia, ma se sentiamo inconsciamente che qualcosa in lei, verso di noi, non è esattamente pulito, corretto, giusto, perdiamo pezzi di noi per “strada”: e il sopra scritto è un esempio lampante della cosa. Per alcune donne, forse, il rispetto è cosa sorpassabile, per altre è pietrificante e bloccante.

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