Il puerperio inizia subito dopo il secondamento (ultima fase del parto che consiste nell’espulsione della placenta e di tutti i residui fetali) e dura in genere 40 giorni.
Consiste principalmente nell’insieme dei fenomeni che riportano ogni organo e apparato alla normalità extragravidica e all’instaurarsi della lattazione.
Le prime fasi del puerperio si verificano durante la degenza in ospedale: l’ostetrica curerà che queste avvengano fisiologicamente e ne controllerà l’evolversi.
Involuzione uterina: subito dopo il parto l’utero forma il cosiddetto “globo di sicurezza”, ovvero assume la forma di un globo duro per assicurare l’emostasi soprattutto in sede dell’inserzione placentare.
La perdita di sangue nelle prime 24-36 ore dopo il parto rimane comunque abbondante, più di una mestruazione.
Questa contrattura uterina per lo più non è dolorosa, anche se può causare fastidio nelle donne che hanno già partorito (morsi uterini) e si accentua per un fenomeno fisiologico ogni volta che si allatta al seno.
Le perdite che si hanno dopo il parto sono dette lochiazioni e possono durare fino a 3 settimane dopo il parto:
Prima settimana: lochiazioni ematiche
Seconda settimana: lochiazioni siero-ematiche
Terzasettimana: lochiazioni cremose
Se una donna allatta al seno, in genere, non ha mestruazioni, anche se può comunque essere fertile.
Se non allatta, la prima mestruazione compare dopo circa 40 giorni dal parto; il capoparto è molto più abbondante degli altri flussi mestruali che, a partire da questo momento, riprendono il carattere ciclico solito che avevano prima della gravidanza.
Nelle donne che allattano spesso il periodo di amenorrea può durare anche diversi mesi.
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