Asma nei bambini: il quiz della società di allergologia per capire se il piccolo è a rischio

La Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), nell’ambito del congresso svolto a maggio del 2018, durante il quale ha presentato i risultati preliminari dello studio “ControL’Asma”, facendo il punto sulla situazione dell’asma pediatrica, ha reso noto un quiz, dedicato ai genitori.

Sei semplici domande per capire se il bambino è a rischio:

Le 6 domande da farsi per capire se l’asma è sotto controllo

  1. 1)  Quante volte il tuo bambino ha avuto sintomi asmatici nell’ultimo mese?

    Respiro sibilante, tosse e affanno sono i tipici sintomi dell’asma: se si sono presentati più di due volte a settimana nelle ultime 4 settimane può voler dire che l’asma non è ben controllato.

  2. 2)  Ha frequenti risvegli notturni?

    I risvegli notturni dovuti a sintomi asmatici rappresentano una sorta di aggravamento dell’asma, infatti il bambino a riposo non dovrebbe avere alcun sintomo. Se ha presentato risvegli notturni nelle ultime 4 settimane può significare che l’asma non è ben controllato.

  3. 3)  Quante volte hai avuto necessità di somministrare a tuo figlio broncodilatatori?

Lo scarso controllo dell’asma è caratterizzato dall’aumentato ricorso ai “farmaci di soccorso” (ovvero broncodilatatori) per far fronte alle riacutizzazioni. Se hai somministrato a tuo figlio questi farmaci più di 2 volte alla settimana nelle ultime 4 settimane, fai attenzione: può significare che l’asma non è sotto controllo.

4) Hai notato limitazioni delle normali attività a causa dell’asma (etc)?

Salire le scale, correre, svolgere un’attività fisica non dovrebbe affaticare il tuo bambino. Se durante uno sforzo normale si affanna e ha la tosse può vuol dire che l’asma non è ben controllato.

5) Ti sei ricordato del controllo medico?

Le ultime revisioni delle linee guida internazionali (GINA 2017) enfatizzano l’importanza di ottenere il controllo dell’asma, seguendo il paziente con regolari controlli, rivalutando in maniera accurata i sintomi, la funzionalità respiratoria, prevedendo il rischio di riacutizzazioni e modulando la necessità di farmaci al bisogno e della terapia di fondo. Non dimenticare i controlli che saranno indicati dal medico a seconda della gravità, delle eventuali riacutizzazioni e della necessità di rivedere i dosaggi, in base all’andamento dei sintomi.

6) Hai seguito correttamente le terapie?

interrompere le terapie in maniera arbitraria, non usare il distanziatore, fare spruzzi troppo veloci senza dare al bambino il tempo di inalare correttamente il farmaco, sono errori frequentemente commessi dai genitori.

Bastano una o due risposte affermativa alle prime 4 domande per rientrare nell’asma parzialmente controllata, mentre si tratta di asma non controllata, quando le risposte affermative sono 3 o 4. Gli ultimi due punti rappresentano pertanto delle raccomandazioni per evitare che ciò accada.

ASMA NEI BAMBINI: 1 SU 2 NON É SOTTO CONTROLLO: LEGGI L’ARTICOLO

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