Perfino il New York Times ha parlato benissimo di lei. E’ un’artista riconosciuta a livello internazionale e anche il mercato ne apprezza il valore, tanto che ha lavorato con marchi come Microsoft e Toyota. Eppure Alice Pasquini, in arte AliCè disegnatrice, scenografa e pittrice 36enne romana a Bologna è considerata una volgare imbrattamuri.
Il giudice monocratico Gabriella Castore l’ha infatti condannata ad una multa di 800 euro per i murales fatti in via Centotrecento, via Mascarella, via Zamboni, via del Pratello e in zona Bolognina. La magistratura, evidentemente, non ha preso in considerazione la street art ma il decoro urbano. AliCè si è detta “amareggiata” e pronta a fare appello, tanto più che lo stesso pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione: “Penso di aver contribuito a valorizzare la città e non ad imbrattarla – è stato il suo commento – soprattutto perché le opere sono state realizzate in aree degradate”.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta