«Non mi aspettavo così tanto affetto e una così forte restituzione di quello che, in questi anni, ho lasciato lavorando con i bambini». Andrea Lama, cantautore ravennate molto amato dai più piccoli, con il lockdown iniziato a febbraio ha dovuto rinunciare ad entrambe le fette del suo lavoro: la scuola e i concerti. Ma l’avvilimento iniziale è stato ben presto compensato dall’onda di calore che i suoi piccoli fan gli hanno dimostrato: «Dovendo rinunciare a fare quello che so fare, all’inizio ho pensato che sarebbe stato giusto e carino mandare ai bambini un saluto, cosa che ho fatto attraverso la pagina Facebook del mio fans club, creato da una mia ex allieva. In quel video ho accennato a Rilù, la stella dei desideri che molti conoscono attraverso una mia canzone. Due giorni dopo c’erano 12mila visualizzazioni, mi sono messo a piangere dalla commozione».

Registrando tutto quel riscontro, Andrea Lama ha pensato di continuare a mantenere i contatti con i bambini con altri video ma anche scrivendo una breve canzoncina: “Scuole e insegnanti hanno iniziato, evidentemente, a far girare il tutto sui social, come mi hanno dimostrato i tantissimi messaggi che hanno iniziato ad arrivare. Così ho pensato, il primo maggio, di organizzare un concerto in diretta da casa mia, che è stato un successone. Erano 2mila le persone collegate, non me lo sarei mai aspettato, mi sono sentito Vasco Rossi».

Insomma, per quanto convinto che computer, tablet e cellulari non possano sostituire né le relazioni umani né la didattica, per Andrea Lama questa volta la tecnologia ha salvato un po’ tutti: “In vista della fine della scuola, organizzerò senza dubbio qualcos’altro per salutare i bambini. Nel frattempo, spero verrà confermato il mio concerto di fine agosto a Classe. Difficile, ora, immaginare come sarà. Alle mie serate vengono i bambini, che naturalmente si assembrano. E alla fine, sono solito abbracciarli e fare con loro le foto di rito. Io ho tanta voglia di ricominciare, vedremo con quale modalità lo si potrà fare».