Flavia, se la disabilità non esclude cura né bellezza: una mostra a Faenza

Educazione e bellezza, resilienza e arte, possono andare di pari passo. Lo sa bene la pedagogista di Solarolo Martina Tarlazzi che sul tema ha ideato e realizzato un progetto toccante e innovativo a Montecatone (lo abbiamo documentato qui) portando massaggi, creme, coccole e relax ai ragazzi e alle ragazze ricoverati per lesioni spinali. E che insieme a una ragazzina affetta da una malattia genetica che le ha provocato un deficit cognitivo, Flavia, ha portato avanti un’esperienza legata al corpo, alla cura di sé, all’igiene. Un progetto dal nome molto evocativo, “Il Piccolo Principe”, che era iniziato da un lavoro sulla relazione con i cani realizzato per tre anni, sempre con Flavia, dall’educatrice cinofila Katia Savini.

Ora la documentazione del percorso di Flavia, fotografata da Isacco Emiliani e “narrata” dall’esperto di storytelling Ivan Tabanelli, arriva nella Sala delle Bandiere del Comune di Faenza, dove sabato 30 marzo alle 9,30 sarà inaugurata la mostra che già, con successo, è stata esposta al Museo delle Ceramiche durante Argillà.

Il progetto, reso possibile dall’Associazione A Mani Libere, dal Rotary Club di Faenza e dalla collaborazione con le insegnanti dell’I.C. Europa, si chiama così per una scelta legata proprio all’opera di Saint-Exupéry: la rosa rappresenta infatti la cura e la volpe l’addomesticare. 

La mostra rimarrà esposta fino al 26 aprile. L’ingresso è gratuito.

 

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