
Per uno studente con sordità, prendere appunti durante la visione di un video, in classe, è molto difficile. La stessa cosa vale, in generale, per le persone sorde che debbano seguire un evento pubblico, che sia una conferenza o un festival.
Ecco perché l’associazione “L’Orecchio magico” di Ravenna proseguirà nel 2019, sotto l’egida di Fiadda (Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi) Emilia-Romagna, il progetto “Abbattere le barriere della comunicazione” che grazie al primo finanziamento regionale – poi rinnovato – ha consentito di utilizzare in un anno, in circa quaranta eventi, la modalità del respeaking, una tecnica che sfrutta il riconoscimento del parlato per produrre testi di varia natura, come appunto i sottotitoli in tempo reale per le persone sorde: “Per realizzare tutto questo, ci siamo avvalsi e ancora ci avvaliamo – spiega Fabrizio Donato, presidente de ‘L’Orecchio Magico’ e padre di una ragazzina sorda – di un gruppo di studentesse laureate a Interpreti e Traduttori, all’Università di Forlì, che si sono rese disponibili a lavorare con noi”.
E mentre questa parte del progetto va avanti (chiunque sia interessato alla sottotitolazione di un evento pubblico può prendere contatti l’associazione ravennate ma anche Agfa Bologna e Adda Cesena), sta per iniziare la seconda parte del progetto, che a Bologna riguarderà i musei e che a Ravenna, invece, interesserà per lo più le scuole: “Grazie a nuove risorse messe a disposizione dalla Regione – continua Donato – faremo un censimento del materiale didattico audiovisivo che gli insegnanti utilizzano, per poi sottotitolarlo. La cultura dell’accessibilità deve crescere anche nel mondo della scuola. Noi già lavoriamo sulla didattica inclusiva organizzando ogni due anni un corso per i docenti che riproporremo nel 2019. Ma lavorare sugli strumenti è fondamentale. In futuro andremo dritto alla fonte, contattando direttamente le case editrici”.
L’Orecchio Magico Ravenna 329-8023253
Agfa Bologna 328-8674118
Adda Cesena 338-7175248
Nella foto Romina, la cui storia è stata raccontata qui
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