“Qualcuno finirà col rimetterci la pelle”. Sono le parole che una riminese ha detto a Il Resto del Carlino a proposito del 30enne che ha puntato sua figlia, una ragazza di 22 anni, perseguitandola in tutti i modi e finendo condannato a quattro mesi per avere tentato di buttare giù il portone del condominio dove vive la famiglia. Cosa che ha rifatto subito dopo la condanna, qualche giorno fa.

Ora l’uomo è in carcere ma la paura della famiglia è che possa tornare una volta fuori: “Ce lo siamo ritrovato fuori dalla porta di casa. Lui è oltre cento chili e l’ha quasi buttata già a spallate, mentre mia moglie e io cercavamo di fare resistenza. Io ci ho rimesso due costole, mia moglie è tutta pesta. Per fortuna i carabinieri sono arrivati alla velocità della luce. Mi rendo conto che ha qualcosa che non va, so che anche i suoi genitori sono disperati, ma non è possibile che un giudice lasci che un soggetto del genere sia libero di fare del male alla gente. Devono fare qualcosa, o prima o poi ci scapperà il morto. E sono sicuro che quando finirà la sua ossessione per mia figlia, attaccherà con un’altra ragazza”.