“La chat è fonte di confusione, genera stress e con le lavoratrici della scuola è stato deciso di chiuderla e di avvisare le famiglie”. Così il Comune, come comunica l’assessore preposto, ha deciso di dire basta: stop alle chat Whatsapp di genitori. La scelta radicale è stata fatta dall’amministrazione di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, ed è stata comunicata durante la riunione di inizio anno con le famiglie e le educatrici dell’asilo.

Come rendono noto le fonti locali, l’assessore alla Scuola Erica Rampini ha spiegato così la decisione: “Abbiamo detto alle famiglie che a breve si terrà l’elezione dei rappresentanti e che questa sarebbe stata l’unica modalità ufficiale per la comunicazione con il Comune, noi e le educatrici non gradiamo essere inclusi in chat di gruppo“. Le precedenti esperienze non sono andate benissimo, in effetti: “In questi sei anni mi sono sentita dire dai genitori ‘sulla chat di Whatsapp hanno detto…’ e io ho spiegato che quel canale di comunicazione non fa fede rispetto all’informazione ufficiale del Comune”. Reazioni? Molti hanno esultato: non ne potevano proprio più dei continui “bip” sul telefonino, uno per ogni sciocchezza. Altri, invece, si sono lamentati adducendo come motivo l’utilità del servizio mentre i più pratici hanno osservato che la decisione del Comune non vieta ai soli genitori di farsi la propria chat.