Vitamina D in gravidanza? No grazie. 

Lo ribadisce SaPeRiDoc, il centro di documentazione della Regione Emilia-Romagna sulla salute perinatale, riproduttiva e sessuale: “La supplementazione routinaria di vitamina D nella seconda metà della gravidanza e/o dopo il parto non migliora il peso fetale alla nascita né l’accrescimento infantile”.

Non succede nemmeno in Bangladesh – sottolineano i professionisti – dove la carenza di vitamina D è comune nelle donne in età fertile, il 30% dei neonati è piccolo per l’età gestazionale e più di un terzo dei bambini di età inferiore a 5 anni presenta sviluppo somatico inferiore agli standard OMS: “Sono le conclusioni di un trial randomizzato controllato, in doppio cieco, che ha valutato 1164 bambini a un anno di età. I risultati di questo studio confermano che – come raccomanda l’OMS – la supplementazione di routine di vitamina D in gravidanza non deve essere offerta”.