Sposarsi a colazione. In Romagna. Tra l’odore della campagna d’estate, il profumo di caffè appena fatto, di torte e di biscotti fatti in casa. Con un trattore addobbato a festa ad aspettare gli sposi e il borbottio del motore coperto dalle note di Romagna Mia. E’ così che i ravennati Raffaella Randi e Ivano Martoni sabato 28 luglio hanno coronato il loro sogno; con un matrimonio che è la foto d’autore di una vita fatta di cose semplici e tanto amore cresciuto sotto il cielo di una Romagna appassionata.

L’ora della cerimonia scatta alle nove del mattino. Il Museo Natura di Sant’Alberto apre le porte agli ospiti e il cliché si ribalta ancora: prima del sì, c’è il buffet.

Una parata di dolci preparati dal papà di Ivano, nonno Mauri, titolare della trattoria La Rucola: spumini, biscotti di mandorla, cioccoriso, frolla con la marmellata, cestini di frutta fresca, brutti ma buoni. Poi ci sono le torte, scelte in abbinamento ai vini: torta di carote, torta di zucchine, torta di ortiche. E per il brindisi le bollicine rosé fruttate di ciliegia e fragola dello spumante Mia dell’azienda vinicola La Casetta.

Nella sua roulotte Giuseppe Zuffi, titolare di una caffetteria ambulante, si dà da fare fra tazzine e piattini. La colonna sonora è affidata a Ileana e Renato. Entrambi hanno un certo seguito nel circuito dei piano bar ma lei ha pure un’altra dote che risalta in questo matrimonio fuori dai canoni: ha decorato le sedie degli sposi con frasi d’amore. E poi c’è Alessandra Fonsetti, l’amica del cuore di Raffaella. E’ lei che ha celebrato le nozze ma rappresenta molto di più: è il direttore della grande orchestra delle emozioni. E’ lei che tiene in mano il cuore dei presenti, che dirige lacrime e singhiozzi quando i fazzoletti si inondano. Per fortuna poi arriva l’amico Stefano, vestito da Mosè (con dieci originalissimi comandamenti), e riesce a sdrammatizzare. Qualcuno la butta là, per scherzo: “Ragazzi, con tutti questi pianti sembra più un funerale!”.

 

Perché il matrimonio di Ivano e Raffa, per chi li conosce, è qualcosa di più. Genuino come il profumo che lo accompagna. 

Alle nove e trenta del mattino sotto la quercia del Palazzone si dicono sì davanti ai quattro testimoni: Alex, Beppe, Demis e Samantha. In una mattina di sole che sembra uscita dalla Vita dei Campi di Verga.

E la vita dei campi continua così, con una torta nuziale che ancora non si era mai vista: otto chili di pesche e ventotto di yogurt (fatto in casa: c’è bisogno di dirlo?) per dare vita a quel miracolo di sapori che lascia tutti di stucco. Il segreto della ricetta? L’Albana in cui sono saltate le pesche assieme alla polvere di lime. E poi, assicura Raffaella, “la mentuccia del mio orto”.

La lista nozze, infine. Vuoi non ritoccare il cliché anche lì? Il regalo che Raffaella e Ivano porteranno a casa sono infissi nuovi di zecca, per le finestre di casa. Qualcosa che duri, negli anni. Come il loro amore:

“Ed io ti prometto che ci sarò. Ci sarò con il bello e il brutto tempo.

Ci sarò quando… potrebbe andar meglio.

Ci sarò quando sarà tutto da rifare e anche quando … non ci si potrà più fare niente.

Ci sarò, con te. E so che ci sarai.

Ricordi? Qui e qui.

Sempre”.

Auguri ragazzi e mille di questi giorni fatti di amore e biscotti!

*Emiliaromagnamamma.it ringrazia Monia e Massi per le fotografie