Gastroenterite d’estate: perché i bambini si ammalano di più

Quando pensi che con la fine dell’inverno siano passati anche i malanni ecco che si presentano nuovi mali di stagione.

Acquattata dietro le dune di sabbia c’è la gastroenterite, una malattia infiammatoria dell’apparato gastrointestinale che può avere origine virale o batterica, è contagiosa e d’estate è più frequente. Insieme alle intossicazioni alimentari è una delle più comuni cause di malanni quando fa caldo.

Il motivo risiede nell’aumento delle temperature, con conseguente proliferazione di germi nemici dell’intestino, e nella diffusione dei batteri nell’acqua.

Mal di pancia, diarrea, vomito e talvolta anche febbre sono i sintomi più comuni. Fermo restando che la diagnosi e le cure vanno sempre affidati al parere medico, insieme ai consigli per reidratare soprattutto i più piccoli, ci sono alcune cose da sapere per difendersi meglio.

Il primo luogo al quale prestare attenzione è la cucina: con il caldo è bene non lasciare i cibi fuori dal frigo e dotarsi di borse termiche per il trasporto del cibo dal supermercato a casa. Rispettare sempre la scadenza degli alimenti e non lasciare troppi piatti sporchi in giro. E’ buona norma lavare per bene frutta e verdura.

Per le gite fuoriporta evitare alimenti a base di creme o difficili da conservare e prediligere alimenti secchi o poco conditi, o frutta e verdura, ottimi anche per reidratarsi in giornate molto calde.

Attenzione alle piscine gonfiabili e al giusto ricambio di acqua che, se stagnante, può essere motivo di infezioni gastrointestinali.

INFORMAZIONI UTILI (fonte Ministero della Salute)

TRASMISSIONE

La trasmissione dell’infezione può avvenire per contatto diretto via mani-bocca con soggetti malati o portatori (contagio interpersonale). Molti agenti patogeni hanno un serbatoio animale (agenti zoonosici) e  per questo la trasmissione dell’infezione può avvenire per contatto diretto via mani-bocca con animali domestici malati o portatori o, indirettamente, a seguito dell’ingestione di alimenti e/o acqua contaminati.

Infine l’infezione può essere contratta via mani-bocca per contatto con superfici o oggetti contaminati. Portare alla bocca cibo contaminato da mani non lavate (ma anche un bicchiere, una stoviglia o una posata maneggiate da mani contaminate da virus o batteri della gastroenterite), può rappresentare un importante fattore di rischio per questo tipo di infezioni.

Nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni a risoluzione spontanea, ma in caso di persistenza dei sintomi per diversi giorni, il medico prescriverà esami specifici ed eventualmente terapie antibiotiche, accanto a quella reidratante.

CAUSE 

Le gastroenteriti possono essere causate da:

  • virus (tra i più frequenti: rotavirus, norovirus, adenovirus, cytomegalovirus)
  • batteri (salmonella, campylobacter, escherichia coli patogeni, clostridium difficile, clostridium perfringens, bacillus cereus, vibrio cholera, bacteroides fragilis, yersinia enterocolitica, shigella)
  • protozoi (giardia, entamoeba histolytica, cryprosporidium); elminti (tricocefalosi, trichinellosi, botriocefalosi, strongiloidosi, toxocarosi, schistosomiasi).

Le forme di gastroenterite virale sono spesso chiamate “influenza intestinale”, in modo improprio, in quanto non sono causate dal virus influenzale.

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