Era il 31 maggio 2012 quando Sabrina Blotti, 45 anni, cesenate, venne uccisa da Gaetano Delle Foglie, un 60enne stalker che lei conosceva bene, visto che sua figlia era la sua migliore amica, e che poi si suicidò. Oggi Gianni Capobianco, il marito di Sabrina dal quale in realtà si stava separando quando venne ammazzata, sta facendo causa allo Stato per avere un risarcimento. Come scrive Il Resto del Carlino, la richiesta dell’uomo è legata al fatto che vennero “sottovalutate le denunce fatte dalla dottoressa che aveva in cura Gaetano Dalle Foglie e da mia moglie. Così quell’uomo ha potuto agire indisturbato”.
Dalle Foglie ha aggiunto che sta agendo da solo e per conto dei figli Diletta di 20 anni e Christian di 13. Il piccolo ha da poco saputo la verità sulla morte della mamma: “Sapeva che era morta in un incidente, ma dopo la trasmissione di ‘Amore criminale’ ho voluto evitare che scoprisse la verità a scuola. Sapere che la mamma è morta ammazzata per mano di un uomo che mio figlio conosceva è diverso a 7 anni o a 13. Ma il danno che Diletta e Christian hanno subito è irreparabile: se chiedeste loro se preferiscono un milione di euro o la mamma viva, risponderebbero la mamma”.
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