La giunta comunale di Bologna, su proposta della vicesindaco e assessore alla Scuola, Marilena Pillati, ha approvato il nuovo sistema di convenzioni con i nidi a gestione privata: tariffe più eque (il risparmio mensile per le famiglie arriverà fino a 640 euro al mese) e oltre 500 posti a disposizione delle famiglie per abbattere la lista d’attesa. Lo rende noto la stessa amministrazione comunale.

Il provvedimento arriva dopo l’assegnazione al Comune di Bologna di 2,7 milioni di euro, la prima annualità del “Piano nazionale di azione pluriennale per la promozione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni”, nell’ambito della programmazione regionale. Le risorse devono essere destinate a consolidare, ampliare e qualificare l’intero sistema integrato dei servizi 0-6 e, tra le  priorità individuate dalla Regione Emilia-Romagna vi sono la riduzione delle liste di attesa e dei costi a carico delle famiglie per accedere ai servizi per la prima infanzia del sistema integrato.

Dopo la riduzione delle tariffe dei nidi comunali, definita in occasione dell’approvazione del Bilancio, che entrerà in vigore da settembre 2018, l’amministrazione utilizzerà parte dei 2,7 milioni per migliorare l’equità dell’intero sistema integrato, rendendo le tariffe dei nidi convenzionati a carico delle famiglie più simili a quelle dei servizi comunali. Le risorse consentiranno anche di aumentare il numero dei posti in convenzione rispetto allo scorso anno, per rendere l’offerta più adeguata alla domanda e ridurre così le liste d’attesa. Le famiglie avranno così la possibilità di scegliere tra diverse opzioni.

Quanto pagheranno le famiglie a partire da settembre 2018
Il nuovo sistema di convenzioni stabilisce un tetto massimo mensile di 700 euro alle rette dei nidi privati convenzionati. Questo grazie a un contributo dell’amministrazione a sostegno di tutta l’offerta pari a 200 euro mensili per ciascun posto a disposizione delle famiglie bolognesi. La tariffa mensile massima potrà essere incrementata dal gestore fino a un massimo del 10% a fronte di situazioni particolari che tengono conto della struttura variabile dei singoli costi di gestione.

Il nuovo sistema, inoltre, attribuisce uno sconto consistente alle famiglie sulla base dell’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente. In particolare, con lsee compreso tra 0 e 12.000 euro le famiglie riceveranno un sconto di 440 euro al mese; con Isee da 12 a 20.000 euro lo sconto sarà di 320 euro al mese; per Isee da 20 a 30.000 euro di 200 euro al mese; per Isee da 30 a 45.000 euro di 100 euro al mese. Con Isee maggiore di 45.000 euro scatterà la tariffa massima di 700 euro al mese. Nel caso di frequenza part-time lo sconto alla famiglia viene riproporzionato.

Come richiedere lo sconto
Le famiglie dovranno iscrivere i propri figli ai nidi convenzionati contattando direttamente i gestori privati, a partire dalla data di apertura del bando di iscrizione ai nidi d’infanzia comunali. Le iscrizioni per l’anno educativo 2018-2019 partiranno il 4 aprile 2018. Solo dopo avere effettuato l’iscrizione al nido convenzionato, le famiglie con Isee inferiore a 45.000 euro che si volessero avvalere del nuovo sistema di sconti dovranno presentare richiesta direttamente al Comune, sulla piattaforma “Scuole On-Line”.

Cosa cambia rispetto all’anno scorso

Con il nuovo sistema di convenzioni l’amministrazione comunale compie un ulteriore passo avanti, rispetto allo scorso anno, sul tema dell’equità tariffaria dei nidi convenzionati e sul numero di posti offerto nel sistema integrato. L’anno scorso il Comune aveva convenzionato 380 posti nei nidi privati, introducendo uno sconto di 300 euro uguale per tutti, in grado di abbattere del 30% circa le rette, che in media si aggirano sui 900 euro. I singoli gestori avevano inoltre autonomia di definizione delle tariffe. Questo sistema lo scorso anno ha permesso di ridurre la lista d’attesa del 41%, passando da 686 bambini a novembre 2016 a 403 a novembre 2017.
Con il nuovo sistema i gestori privati dovranno applicare una tariffa massima di 700 euro e il risparmio per le famiglie, da aggiungere ai 200 euro (che fanno scendere da una media di 900 a 700 euro il tetto massimo), andrà da 100 a 440 euro a seconda dell’Isee. I posti convenzionati inoltre passano da 380 a oltre 500.

Le famiglie hanno la possibilità di scegliere tra le due diverse opzioni offerte dal sistema integrato, nido comunale o nido convenzionato. Per favorire una gestione più efficace dell’offerta all’interno del sistema integrato, occorre evitare le doppie ammissioni. Per questa ragione, nel caso di ammissione a un nido privato viene a decadere l’eventuale domanda di iscrizione al nido comunale. Non possono, dunque, coesistere situazioni di iscrizioni nei nidi privati convenzionati e permanenza nelle liste d’attesa per i nidi comunali. Nell’ambito del bando d’iscrizione ai nidi d’infanzia comunali il Comune informerà le famiglie dell’offerta convenzionata e delle relative condizioni.