Faenza, l’Asl: “Il punto nascite non chiuderà”

Dopo le testimonianze di alcune mamme (e di un’ostetrica) raccolte dal comitato “Giù le mani dalla pediatria” rispetto al sospetto calo programmato dei parti all’ospedale di Faenza, l’Asl risponde alle polemiche sollevate anche dalla Lega.

“Ribadiamo che non vi è alcuna indicazione relativa al superamento del servizio sebbene sussista, come peraltro a livello nazionale, un andamento demografico caratterizzato da un costante, continuo e generalizzato calo delle nascite. Va altresì ben precisato che sono operativi appositi protocolli relativi ai parti e alle varie categorie di rischio, in seguito ai quali vengono prese le determinazioni mirate a garantire che le nascite si svolgano nelle maggiori condizioni di sicurezza possibili, garantite in ciascun punto nascita dal pieno possesso di tutti i requisiti previsti dalle normative e dalle linee guida del settore”.

Alcune mamme hanno invece segnalato che gravidanze fisiologiche vengono definite a rischio, giustificando così il dirottamento verso Forlì o Ravenna.

 

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