Scala il Monviso con il figlio di 8 anni e muore

Non era la prima volta: negli ultimi mesi le cronache parlano di genitori “Indiana Jones” che hanno tentato di scalare vette impervie con i figli. L’ultimo caso noto è del 21 agosto quando una donna è stata bloccata dalla Gendarmerie francese mentre si accingeva a salire sul Monte Bianco assieme alle figliolette di 4 e 6 anni.

Questa mattina è successa la tragedia: un uomo, un insegnante piemontese 53enne, è morto precipitando durante la scalata del Monviso mentre il figlio di 8 anni, che faceva parte della stessa cordata, è rimasto ferito. Come spiegano i media locali, l’incidente è avvenuto a quota 3750 durante il passaggio denominato “I fornelli”. La salita e la discesa da parte di Pian del Re (la cosiddetta “via normale” per il Monviso), spiegano gli esperti, non presentano grosse difficoltà ma comunque occorre fare molta attenzione perché in condizioni meteo particolari può diventare impegnativo. Per dare un’idea, sui siti specializzati si legge: “Pur non presentando grandi difficoltà, richiede dimestichezza con la progressione usando mani e piedi anche se non è una via d’arrampicata. Possono essere utili casco (per la caduta di pietre), corde e cordini, a inizio stagione anche ramponi e piccozza se c’è neve nei passaggi delicati”. Ancora tutta da ricostruire la dinamica dell’incidente ma sembra che comunque il piccolo fosse stato adeguatamente assicurato dal padre grazie ad una corda.

Coinvolta nella caduta e ferita in modo lieve anche una turista francese. Il bambino non è in pericolo di vita: è stato recuperato con l’elicottero del 118 e trasportato all’ospedale di Alessandria per accertamenti. Ma se nel corpo non ci sono state ferite, non sarà facile superare quelle della testa: assistere così brutalmente alla morte del padre sicuramente lascerà degli strascichi nel piccolo. Il corpo del padre, date le condizioni meteo proibitive, non è stato ancora recuperato.

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