Già che lo Stato abbassi la testa di fronte alle usanze religiose è gravissimo e anacronistico ma che si spinga fino a offrire un servizio che potrebbe essere definito anche come lesioni gravi su minori, è decisamente sconvolgente. Per carità, le intenzioni sono nobili ma solo quelle.
Dunque. L’idea è della Regione Piemonte: creare a Torino un “polo circoncisioni rituali” per evitare tragedie come quella di Henry, il piccolo ghanese morto a maggio 2016 a neanche due mesi per i postumi di una circoncisione casalinga fatta da un connazionale di professione saldatore ma di cui i genitori si fidavano ciecamente. Per 100 euro l’uomo si improvvisava medico, stregone e quant’altro gli venisse chiesto.
La Regione dunque sosterrà mutilazioni genitali per motivi religiosi ai danni dei minorenni. Per evitare quelle fai da te. E’ un po’ la teoria del male minore. Ma sempre male, alla faccia della laicità e della tutela dei soggetti più deboli e con i quattrini pubblici: per la circoncisione è stato deciso un prezzo politico, calmierato, una tariffa di favore di 280 euro. Si comincia con un ticket di 26,70 e poi si affronta tutto l’iter sanitario. Probabili destinatari i musulmani ma anche gli ebrei: entrambe le religioni infatti prevedono la circoncisione rituale.
E’ qui utile ricordare che per motivi legati a superstizioni religiose ogni anno al mondo muoiono o vengono mutilate decine di migliaia di bambini. Una strada scivolosa quella percorsa dalla Regione Piemonte dunque e che potrebbe mandare messaggi ancora più pericolosi come quello di tollerare in qualche modo l’infibulazione, mutilazione genitale femminile che rovina per sempre. A questo punto tagliare il prepuzio o asportare la clitoride con le piccole labbra che differenza fa? Non è sempre violenza su un innocente in nome di un preteso dio? E se a praticare la circoncisione è un imam o un rabbino ultraortodosso che poi, come vuole la tradizione, succhia il pene del piccolo rischiando di trasmettergli un herpes e di ucciderlo (come è successo la scorsa primavera a New York), cosa cambia? Questi riti tribali l’Occidente non li aveva superati a partire dalla Rivoluzione francese? Che fine ha fatto lo spirito dell’Illuminismo?
Questa norma è stata partorita da ben due teste, gli assessori a Immigrazione e Pari opportunità Monica Cerutti e alla Sanità Antonio Saitta, che ai media sottolineano la loro idea dicendo che rappresenta “un’opportunità per i cittadini di origine straniera che darà vita anche a un periodo di sperimentazione per monitorare il numero di interventi richiesti, quelli effettuati e il livello del servizio”. Visto? Aveva torto lo scrittore premio Nobel John Steinbeck quando diceva che “niente è mai stato creato da due uomini”, che “il gruppo non inventa nulla” e che “la cosa preziosa giace nello spirito individuale dell’uomo”. Aveva torto Voltaire, aveva torto Rousseau, aveva torto la Ragione. Rassegniamoci.
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