Un passo avanti verso l’obbligo vaccinale. Oggi il presidente della Repubblica ha firmato il decreto legge dando il via alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, lunedì il testo approderà in Parlamento per la conversione in legge. Sono dunque confermate 12 vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione a scuole materne ed asili: poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, haemophilius influenzae B, meningococco B, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Per elementari, medie e per primi due anni delle superiori (fino al compimento del 16esimo anno di età) l’alunno potrà essere iscritto ma dovrà successivamente mettersi in regola qualora non abbia tutte le vaccinazioni. I genitori rischiano multe da 500 a 7.500 euro fino alla misura estrema della perdita temporanea della patria potestà.
Il decreto stabilisce le fasce d’età in cui fare le vaccinazioni. I nati dal 2001 al 2011 dovranno aver fatto l’esavalente più anti morbillo, parotite e rosolia: nove vaccini in tutto. I nati dal 2012 al 2016 dovranno fare gli stessi vaccini più il meningococco C: dieci vaccini in tutto. I nati nel 2017 dovranno aggiungere meningococco C e varicella (dodici vaccini in tutto).
Tuttavia, ci sono anche delle novità rispetto a quanto annunciato tre settimane fa dal ministero della Salute. Sostanzialmente si tratta di alcune deroghe per il primo periodo di vigenza della normativa. Così i bambini potranno essere iscritti presentando una autocertificazione qualora non si trovino i documenti delle vaccinazioni (da presentare comunque entro la fine dell’anno scolastico); per chi invece non le ha ancora fatte sarà sufficiente presentare la prenotazione alla Asl. Questa norma transitoria varrà per il primo anno di applicazione del decreto: per evitare ingolfamenti burocratici. La vaccinazione comunque dovrà essere fatta entro la fine dell’anno scolastico.
La richiesta dei documenti relativi alle vaccinazioni dovrà essere fatta dai dirigenti scolastici alle famiglie entro il 10 settembre. Saranno poi gli stessi presidi ad allertare le Asl per eventuali inadempienze. Le autorità sanitarie, poi, avranno il potere di fare intervenire il Tribunale dei minorenni. La sanzione, tuttavia, non sarà immediata se dopo la contestazione della mancata vaccinazione da parte della Asl, i genitori provvederanno a mettere in regola i figli “entro il termine indicato all’atto della contestazione”.
Ad essere esentati dalle vaccinazioni sono i bambini che hanno già contratto la malattia e quelli che corrono accertati pericoli per la salute. Naturalmente urto dovrà essere certificato dal pediatra o da un medico. Questi bambini dovranno essere obbligatoriamente inseriti in classi dove tutti gli altri alunni sono coperti.
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