Sedicenne suicida a Forlì, parla la zia: “Famiglia strana”

Sul caso di Rosita, la sedicenne di Fratta Terme suicidatasi il 17 giugno del 2014 buttandosi dal tetto del Liceo classico di Forlì, parla la zia paterna Adriana Raffoni, 68 anni.

Come scrive Il Resto del Carlino, al processo contro i genitori della ragazza – accusati di maltrattamenti fino alla morte (il padre anche di istigazione al suicidio) – la donna ha parlato di una famiglia “strana” che frequentava molto poco.

Davanti alla Corte d’Assise, la donna ha dipinto un quadro inquietante del fratello: “Io ho saputo del fatto solo il giorno dopo… Mio fratello si presenta a casa mia all’improvviso… la mattina presto… Mi racconta il fatto… Io resto senza parole… Lui invece dice che ha bisogno di me per il riconoscimento del corpo in obitorio… Io non capisco… E tua moglie?, gli chiedo… è andata a scuola a lavorare, mi risponde lui… è in una importante commissione d’esame, continua… Io non capisco… Ma come, gli chiedo, sua figlia s’è suicidata e lei va a lavorare?… Lui non risponde, dice che ha bisogno di me… Io accetto… Ma poi Roberto dice che deve andare a prendere sua moglie a scuola… Incontro la moglie di mio fratello in obitorio… Cerco di abbracciarla, ma lei si tira indietro… E alla fine mia nipote non sono riuscita a vederla… Mio fratello? Mi dice che Rosita era sempre scontenta, che non le andava mai bene niente… e poi comincia a raccontarmi del telefono rubato..”.

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