donna lavoroQuarantaquattro contratti e settantasette proroghe degli stessi contratti. Ad averli accumulati in meno di due anni è è un’operaia modenese impiegata alla catena di montaggio di un’azienda di piastrelle di Ubersetto di Fiorano.

A “spezzettare” la vita lavorativa della donna è stata la modalità del lavoro cosiddetto somministrato, cioè proposto dalle agenzie interinali. Prima grazie all’agenzia “Trenkwalder” poi grazie alla “Maw man at work”, l’operaia – scrive La Repubblica – è stata licenziata alla scadenza del contratto per ben quarantaquattro volte. Per di più, i brevissimi periodi di lavoro sono stati prolungati in settantasette occasioni.

La vicenda è emersa quando, durante un diverbio con un collega, la donna è stata spinta a terra e ferita e si è rivolta quindi al Tribunale che ha ordinato l’assunzione a tempo indeterminato dell’operaia, con sentenza esecutiva, un risarcimento e il pagamento di tre mensilità e mezzo a partire dall’ultimo stipendio.