L’assessore alla Scuola del Comune di Ravenna Ouidad Bakkali ha visto lo spettacolo “Fa’ afafine” che sta facendo discutere mezza Italia perché accusato, da alcune parti, di confondere i bambini e le bambine sui temi dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.

Cover-fa-afafine1Con un post sul proprio profilo Facebook, Bakkali ha scritto ieri di aver assistito, “in un teatro pieno di bambini, insegnanti e qualche genitore”, un’opera che “porta in scena il coraggio della comprensione e del confronto su temi all’apparenza complessi come quello dell’identità di genere di un bambino e la sua esperienza di confronto con il mondo esterno e i suoi pregiudizi, i suoi stereotipi e paure e lo fa magistralmente in uno spettacolo delicato, franco e divertente“.

Alla fine  – conclude Bakkali – “l’attore che interpreta Alex ha chiesto ai bambini se avessero domande e le domande sono state tante, dal funzionamento della macchina teatrale a quanto tempo ha impiegato per memorizzare le battute. Allora penso che molto spesso siano proprio i bambini ad accompagnare gli adulti nel coraggio del confronto, nella semplicità dell’accoglienza dell’Altro, il ‘diverso’ che spaventa gli adulti ma non i bambini”.

Ad aizzare gli animi, in questi mesi, è stato il fatto che Alex, il protagonista, un giorno si comporta “da maschio” e un altro “da femmina”.