Muore a due mesi e mezzo dopo la poppata: indagati cinque medici

Ha smesso di respirare dopo una poppata. Così è morta, il 10 dicembre scorso a Forlì, Aurora, una bimba di due mesi e mezzo nata da un parto trigemellare. Come scrivono Il Resto del Carlino e Il Corriere di Romagna, sono cinque i medici indagati: si tratta di Enrico Valletta, primario di Pediatria del Morgagni Forlì, Pasqualina Cocchia, medico del pronto soccorso di Forlì; Marianna Fabi, pediatra di Bologna; Chiara Zecca e Miria Natile, del dipartimento materno infantile di Rimini. Per tutti l’accusa è di omicidio colposo.

neonatoLa bambina, nata all’ospedale di Rimini il 27 settembre, già alla nascita era affetta da problemi respiratori. Ma i medici, che avevano comunque indirizzato la piccola a un percorso terapeutico a Bologna prescrivendo anche ulteriori analisi in vista di un probabile intervento, avevano tranquillizzato i genitori, mandando la bimba a casa a metà novembre, dopo un primo ricovero (sempre a Rimini).

Dieci giorni fa, dopo averle dato da mangiare, la mamma ha adagiato la bambina sul lettino e dopo poco si è accorta che non respirava più. La chiamata disperata al 118 è stata vana: nonostante il tenativo di rianimarla e la corsa all’ospedale di Vecchiazzano, i sanitari ne hanno solo potuto constatare il decesso.

Il Pm ha dipossto l’autopsia eseguita dal medico legale Donatella Fedeli e dall’esperta in neonatologia Maria Serenella Pignotti di Firenze. I risultati saranno pronti tra sessanta giorni.

Oltre alle sorelline gemelle, Aurora lascia un fratello più grande.

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g
To Top