Bologna, Vasco Rossi fra i piccoli malati del Rizzoli

pediatraVasco Rossi è tornato all’istituto ortopedico Rizzoli. Come un anno fa, alla vigilia del Natale il rocker emiliano si è presentato di nuovo all’ospedale bolognese per far visita ai piccoli pazienti dei reparti di Chemioterapia, Oncologia e Chirurgia nell’ambito di ‘Star-Therapy’, iniziativa promossa dal ‘Dottor Sorriso’ Dario Antonio Cirrone e dalla onlus Ansabbio. “Mi fa piacere se si può portare gioia ai bambini con così poco. A me non costa nulla”, ha detto Vasco che ha regalato ai piccoli maglie autografate e, alla presenza del direttore sanitario del Rizzoli, Luca Biancardi, ha acceso l’albero di sei metri allestito nella struttura. “Qui – ha aggiunto l’autore di Siamo solo noi – vedo delle realtà che mi fanno pensare che in effetti siamo molto fortunati”.

La “Star-Therapy” nasce con lo scopo di sostenere ed affiancare la medicina tradizionale e similmente alla pet-therapy, alla clown-therapy e alla musicoterapia, ha come obiettivo principale, spiega il dottor Cirrone, “quello di alleviare la vita dei piccoli bambini ospedalizzati. Viene promossa dall’associazione Ansabbio attraverso il progetto Star-Therapy che viene portato in diverse strutture ospedaliere; a questo progetto hanno partecipato e partecipano tuttora diversi personaggi dello spettacolo supportati da un equipe costituita da medici, psicologi, fisioterapisti, assistenti sociali, infermieri e volontari che si travestono in personaggi fiabeschi che contribuiscono a offrire continuità all’iniziativa”.

La star-therapy è stata ideata da Cirrone, fisioterapista del Rizzoli. Sul sito di Ansabbio è lo stesso Cirrone a spiegarne la genesi: “Dal 1990 ho concentrato la mia attenzione sulla ricerca che studia le reazioni psicofisiche dei bambini e ragazzi ospedalizzati (es: malati di tumore), usufruendo dell’immagine di artisti di fama nazionale e internazionale in qualità di ‘dottori del sorriso e della psicoterapia’. E’ stato proprio il metodo dell’osservazione lo strumento che mi ha permesso di capire quelli che sono i desideri e gli interessi che stimolano nei piccoli pazienti emozioni positive: l’entusiasmo dei bambini nel pensare che il loro beniamino potesse incontrarli di persona è talmente forte che a volte la terapia che ricevono risulta quasi indolore”.

In questo contesto intervengono i dottori Sorpresa, “portatori di sorriso ed allegria, rappresentati da star (cantanti, attori, sportivi, ecc.), che parlano e capiscono il linguaggio dei bambini, portano il sorriso e consentono un’evasione immediata dalla realtà, con la complicità di medici, fisioterapisti e infermiere e la conseguente somministrazione della scheda di valutazione”. Perché, come è stato efficacemente detto, “quando un bambino entra in ospedale, è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa”.

Qui la pagina Facebook dell’associazione. Qui il sito internet.

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