I redditi dichiarati da cittadini bolognesi nel 2014, contenuti nella dichiarazione dell’anno 2015, sono lievemente superiori, in totale, a quelli dell’anno precedente (7,226 miliardi di euro di reddito imponibile ai fini Irpef contro 7,213), a fronte anche di una diminuzione del numero di contribuenti (294.346 contro 293.394).

Rimangono però diseguaglianze dure a morire, anche se meno nette rispetto al 2002, anno preso come riferimento per analizzare alcune tendenze evolutive di medio periodo, fortemente influenzate dalla crisi economica e finanziaria di dimensioni inedite che ha colpito anche il nostro Paese.

dichiarazione dei redditi, soldiNei redditi dichiarati permane una significativa differenza di genere: gli uomini dichiarano un guadagno maggiore rispetto alle donne, che si confermano più numerose. L’altra differenza riguarda il territorio: i redditi più alti sono concentrati nella zona Colli, mentre Bolognina e San Donato sono i luoghi più “poveri”. Infine gli stranieri: sono il 10% dei contribuenti residenti a Bologna, il loro reddito è circa la metà, in media, rispetto a quello degli italiani.

La fotografia sui redditi dichiarati nel 2014 a Bologna è stata scattata da un gruppo di lavoro dell’Area Programmazione, Controlli e Statistica del Comune, coordinato dal capo area Gianluigi Bovini. I redditi esaminati sono quelli imponibili ai fini Irpef, diversamente dal passato quando si analizzava il reddito dichiarato ai fini dell’addizionale comunale all’Irpef. I curatori della nota sottolineano, fra l’altro, che i dati desumibili da queste dichiarazioni permettono di cogliere solo una dimensione della ricchezza personale e familiare, poiché non contemplano informazioni dettagliate sul patrimonio di natura mobiliare e immobiliare.

Per entrare più nel dettaglio della differenza di genere, si nota che i contribuenti di sesso maschile sono stati 140.408 e hanno dichiarato complessivamente un reddito imponibile di 4,143 miliardi di euro. Le donne erano di più, 152.986, e il loro reddito è stato inferiore: 3,083 miliardi di euro. La media del reddito maschile è dunque di 29.504 euro, superiore del 46,4% rispetto al reddito medio femminile, pari a 20.154 euro. Se si analizza il reddito mediano, lo scarto del reddito maschile rispetto a quello femminile si abbassa al 26,3%, il che significa che tra i contribuenti maschi c’è una maggiore concentrazione del reddito e cioè una più elevata presenza di coloro che dichiarano redditi medio-alti e alti. Il divario dunque è ancora molto elevato, ma se si guarda indietro agli anni dal 2002, quando il reddito mediano maschile era superiore del 37,8%, la forbice tende a diminuire. C’è da dire anche che i redditi non tengono conto del patrimonio di natura immobiliare, posseduto in lieve prevalenza da donne: il 57% dei redditi da fabbricati in città si riferisce infatti a contribuenti femmine, un equilibrio legato probabilmente a dinamiche ereditarie, visto che a Bologna le donne vivono mediamente oltre quattro anni in più degli uomini. Le differenze di reddito tra uomini e donne, inoltre, sono valide in tutte le classi di età ma sono più contenute tra gli under 40. I valori più elevati di questa diseguaglianza si registrano tra i 60 e i 79 anni. Con riferimento alle classi di reddito, vale la pena sottolineare come solo il 5% degli uomini dichiari più di 80.000 euro di imponibile, ma per le donne la percentuale scende addirittura all’1,5%.

Quanto ai niclei familiari, a Bologna oltre 88.600 famiglie di contribuenti (il 48% del totale) sono composte da una sola persona il cui reddito mediano è pari a 19.700 euro. Le situazioni economiche più svantaggiate si verificano per le famiglie più numerose e per le donne sole con più figli.

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