In Consiglio comunale a Ravenna si parla di sesso a scuola e l’argomento divide. Nella seduta di ieri sono state discusse, e respinte, due mozioni delle opposizioni con lo stesso oggetto: “Nuove forme di collaborazione scuola-famiglia per progetti educativi da svolgersi nell’ambito delle scuole materne, primarie e secondarie di primo e secondo grado”. Le forme di collaborazione avrebbero riguardato i programmi dell’offerta formativa attinenti all’affettività/sessualità.
In particolare la lista civica Cambierà chiedeva il coinvolgimento preventivo e partecipativo delle famiglie per temi come “educazione sessuale e autoerotismo” per un approccio “il più possibile condiviso senza alcuna volontà di controllo o di prevaricazione”. Insomma, ai chiedeva ai docenti di asili e scuole di confrontarsi con le famiglie sui programmi. La Lega e le altre opposizioni inoltre facevano riferimento anche all’identità di genere.
Nel rigettare le mozioni, il Pd e gli alleati si sono detti “favorevoli al massimo coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, come già avviene ed è garantito negli organi di rappresentanza e nelle forme che regolano i rapporti scuola famiglia” ed hanno chiesto “che questa partecipazione venga implementata” ma “senza interferire sull’autonomia dei docenti, ancor più per tematiche sensibili – come l’educazione affettiva e sessuale”.
La Lega ha replicato: “Se si vogliono proporre ai ragazzi argomenti sensibili, i genitori devono essere preventivamente informati e dare il loro assenso”. Queste iniziative potrebbero rivelarsi “un autentico cavallo di Troia per introdurre nel nostro Paese le ideologie gender e omosessualista“. Sotto accusa la guida del 2013 “Strategia nazionale per la prevenzione e contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” che, a parere degli esponenti del Carroccio, “stanno trasformando le scuole italiane in veri e propri campi di rieducazione all’omossesualismo”. Per questo “va opposto un fermo no a progetti che, fingendo di parlare di affettività e sentimento, in realtà pretendono di insegnare il sesso”.
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