vaccinoPrima c’è stata la legge regionale dell’Emilia-Romagna: con la norma approvata qualche giorno fa, per iscriversi all’asilo nido (sia pubblico che privato) i bambini dovranno essere in regole con le vaccinazioni contro il tetano, l’epatite B, la difterite e la polio. Adesso, dopo che la regione Lazio ha dichiarato di voler seguire l’esempio dei colleghi di Bologna, qualcuno va oltre. E’ la giunta comunale di Trieste che ha deciso di rendere obbligatori i vaccini per iscrivere i bambini negli asili comunali e convenzionati: con il suo voto il Consiglio comunale ieri ha deciso che il provvedimento riguarderà sia gli asili nido che le scuole d’infanzia. Le nuove regole, Trieste è la prima città in Italia a prendere una decisione del genere, riguardano quattromila bambini per una sessantina di istituti.

Così, come ricordano i media locali, quando a fine gennaio si apriranno le iscrizioni per il prossimo anno scolastico nei documenti da presentare da parte delle famiglie ci saranno anche quelli che attestato che i figli sono in regola con l’antidifterica, l’antitetanica, l’antipoliomielitica e l’antiepatite virale B. L’amministrazione ha promesso tolleranza zero: “Faremo controlli a tappeto”.