Faenza calcio, 17enne perde un rene dopo uno scontro

Riccardo Ceroni Faenza calcio
(Foto pagina Facebook Faenza Calcio)

Un calciatore di 17 anni del Faenza categoria Juniores, Riccardo Ceroni, ha perso un rene dopo uno scontro di gioco avvenuto sabato pomeriggio nella partita in casa del Ronco Edelweiss di Forlì. Quasi alla fine del secondo tempo il giocatore, arrivato in area di rigore, ha segnato il gol dell’1-0 ma ha avuto un violento impatto con il portiere avversario, rimanendo a terra per un po’.

Una volta tornato negli spogliatoi, ha accusato un malore che ha reso necessario l’intervento dei sanitari del 118. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, gli è stata diagnosticata una gravissima lesione al rene destro. Durante l’intervento, i medici non sono riusciti a salvare l’organo, decidendo per l’asportazione.

La dinamica è stata ricostruita così da Nicola Cavina, allenatore del Faenza, sul profilo Facebook della società: “Una palla filtrante ha messo il loro portiere in condizione di uscire centralmente con un impatto terribile, nell’allungare il piede per segnare, Ceroni ha sbattuto violentemente contro il ginocchio del loro portiere in uscita”. Il tecnico tiene a precisare: “Il Ronco, sicuramente più forte fisicamente di noi, ha messo la partita sul piano della aggressività agonistica, forse eccessiva, con l’arbitro ad un certo punto costretto ad espellere uno dei loro, con molti falli fin troppo duri subiti dai miei”.

Il padre del ragazzo fa sapere: “Non auguro a nessuno di vivere quello che è toccato a me per una partita di calcio – spiega sempre sul profilo Facebook del Faenza -. Purtroppo Riccardo porterà nel cuore e nel fisico il ricordo di una qualche cosa che è fuori per me dallo sport, che non può fare parte dello sport; non mi sento di dire che l’impatto violentissimo sia stato voluto, ma fra determinazione massima e agonismo esagerato il diaframma è sottilissimo”.

E Andrea Missiroli, presidente del Faenza: “Noi lavoriamo perché questi ragazzi crescano nel fisico e nello spirito alla insegna della correttezza, della lealtà e della cultura sportiva, e spesso invece si trascende trasmettendo esaltazione e pressione eccessiva che sfocia poi in comportamenti, fuori e dentro al campo, inqualificabili. La conseguenza di ciò sono gli episodi drammatici come questo, con un ragazzo di diciassette anni penalizzato a vita, dobbiamo riflettere a lungo tutti…. “.

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