I presidi dicono stop alle chat di classe: “Pericolosi”

Sulle chat di classe abbiamo ironizzato spesso anche noi, alle prese con i deliri dei messaggi dei genitori. E abbiamo chiesto un parere anche a una maestra e a un’esperta di “pedagogia dei genitori”. 

whatsapp, telefonino adolescentiOra, a dire basta, sono i presidi. Come scrive La Repubblica, Laura Barbirato, che è preside del comprensivo Maffucci di Milano, ha mandato una lettera a tutti i genitori per metterli in guardia sull’uso scorretto dei gruppi WhatsApp, convocando un’assemblea ad hoc sul tema. “Questioni nate dal nulla possono trasformarsi in problemi enormi. Sono una cassa di risonanza micidiale e pericolosa: in tanti scrivono con leggerezza, senza riflettere sulle conseguenze”.

Le fa eco Mario Uboldi, che dirige l’istituto milanese Giovanni Pascoli e ha vietato ai docenti di prender parte alle discussioni: “A volte gli insegnanti provano a fare da moderatori ma non va bene: rischia d’innescarsi un meccanismo ancora più pericoloso”.

Ma il problema è sentito un po’ ovunque. Patrizia Rossini, preside del comprensivo del Japigia di Bari ha detto che cerca sempre di consigliare ai genitori di non usare i gruppi: “Ma è una battaglia difficilissima”.

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