allattamento 2L’apertura, all’inizio dell’anno, c’era stata anche da parte di Papa Francesco: le mamme, in chiesa, sono libere di allattare. Ma il pregiudizio è duro a morire, come ha dimostrato a metà agosto, a San Domenico a Faenza, il caso della donna criticata sul web perché, appunto, mostrava il seno per dare da mangiare al suo bambino.

Sulla vicenda, raccontata da Romagna Mamma, si apre la riflessione di don Michele Morandi, neovicario generale della Diocesi di Faenza e Modigliana: “Non ho nulla in contrario rispetto al fatto che le mamme possano allattare i figli, l’importante è che lo facciano con discrezione e buon senso. Se sono in corsa una messa o un momento di preghiera, poco importa: una donna ha il diritto di dare da mangiare al suo bambino, a maggior ragione se ha pochi mesi e ha fame. In molte chiese sono presenti diverse immagini della Madonna che allatta Gesù. Perché dovremmo fare delle differenze?”.

Hands of an unrecognizable woman standing by the window and praying

E la Consulente provinciale dell’associazione La Leche League Italia Annalisa Venturini rincara la dose: “Purtroppo, alla nostra associazione, continuano ad arrivare segnalazioni rispetto alle difficoltà di allattare in luoghi pubblici. Credo, in ogni caso, che qualcosa stia cambiando e in positivo. Fino a dieci anni fa sarebbe stato impensabile organizzare i flash-mob dell’allattamento nelle piazze. Chiaro che c’è ancora da lavorare per modificare la cultura e la mentalità”. Sulla vicenda faentina, Venturini ha poco da commentare: “Dopo le parole del Papa, credo non ci sia molto da aggiungere. Se non che il nostro sogno sia di vedere le mamme del mondo libere di allattare al seno ovunque siano”.

Aprirsi all’idea che si possa allattare dappertutto è anche propedeutico, secondo l’ultimo rapporto curato dalla Regione Emilia-Romagna, alla crescita della percentuale di donne che, l’allattamento al seno, riescono a portarlo avanti oltre il terzo mese di vita del bambino.