Una Carta per i genitori, ironica e provocatoria, per dire che le famiglie, con alcuni atteggiamenti, possono contribuire a mettere la scuola ko. L’ha inviata Maurizio Lazzarini, preside del liceo scientifico Fermi di Bologna, alle famiglie dei suoi 1.500 studenti. Lo scrive La Repubblica.
Invece di consegnare la Costituzione, come era abituato a fare, il dirigente quest’anno si è inventato le istruzioni alla rovescia per fare luce sui comportamenti (“di una minoranza”, ha precisato) nocivi per la missione educativa della scuola: La scuola perde se i genitori evitano ai figli le esperienze che potrebbero metterli in difficoltà, se credono loro anche contro l’evidenza. Ma anche se non li sostengono “nel loro impegno quotidiano (quanta fatica…) “, e danno “più importanza al voto che alle cose che imparano e alla loro crescita”. Così come se non li apprezzano e premiano quando se lo meritano.
Il preside punta anche sulla collaborazione tra genitori e insegnanti e scredita l’idea che i compiti non vadano dati: “Se passa quest’idea, salta un patto di fiducia essenziale per la crescita dei ragazzi. Viene meno il senso della scuola, il suo ruolo sociale, già riconosciuto sempre meno”.
E per finire, Lazzarini critica il continuo delegare, da parte dei genitori, alla scuola. E se qualcosa non va, non si assumono alcuna responsabilità: “Appena qualcosa non va, attaccano. Anche per questo ho pensato al decalogo. Siccome a scuola valori e comportamenti non sono dati per sempre, perché tra i banchi scorrono le generazioni, allora certe cose è meglio dirsele, rinnovare ogni anno la stretta di mano. Con un sorriso”.
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