DANTE2021, unico festival nazionale interamente dedicato al padre della lingua italiana e promosso dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, giunge alla sesta edizione e continua così il percorso verso le celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri.
Il ricco programma di quest’anno si svolgerà dal 14 al 18 settembre con appuntamenti come sempre ad ingresso libero, ma sarà anticipato da alcune piccole letture dantesche nella settimana precedente: una sorta di “antipasto” del festival dal titolo Dante Hors d’Oeuvre (D.H.O.).
Quest’anno l’orizzonte del Festival è definito da una citazione dalla Commedia: «A piè del vero il dubbio» (Paradiso IV, v. 131), un frammento di verso che in sintesi illustra la natura stessa della manifestazione ravennate: continua ricerca, ininterrotta e sempre nuova, che si realizza nella varietà di occasioni ed eventi. Ogni arte interpretativa – sia del filologo, dello scienziato o dell’artista – è prima di tutto un perpetuo movimento che in ogni risposta scopre l’impulso a nuove domande; ogni acquisizione crea una nuova prospettiva, in un costante e vitale progresso che delinea una realtà sempre “in movimento”, come il festival da sempre si definisce. Dante2021 cerca di essere espressione di questo dinamismo della ricerca, le cui energie e i cui traguardi propone e diffonde da sei anni.
“Accanto” a Dante si raccoglie una grande varietà di temi: dagli argomenti più concreti e attuali (Dante nella scuola, ma anche Dante nella cultura europea e nel dibattito sull’Europa) al rapporto con la scienza, in particolare la matematica, e le arti visive, fino ad eventi per cui si intrecceranno musica, teatro, arte contemporanea. “Accanto” a Dante si raccolgono studiosi e artisti, ma soprattutto un pubblico che è cresciuto assieme al Festival non soltanto nei numeri, ma anche e soprattutto nella conoscenza e consapevolezza del ruolo del Sommo Poeta per la cultura italiana e europea, nonché della ricchezza e bellezza della sua eredità letteraria e linguistica.
“Accanto” a Dante (non solo fisicamente, accanto alla sua Tomba) si raccoglie Ravenna e insieme l’Italia: quest’anno aprirà il festival il sottosegretario Cesaro del MIBACT per raccontare i momenti più illustri della propria storia, mentre dischiude le porte di alcuni dei propri luoghi simbolo.
Si segnala per altro quest’anno la significativa collaborazione con Casa Matha – schola piscatorum, la più antica corporazione di mestiere, già attiva a Ravenna ai tempi del poeta.
L’apertura del Festival, mercoledì 14 settembre alle ore 17, si terrà presso gli Antichi Chiostri Francescani, secondo una tradizione ormai consolidata, e sarà affidata ai saluti di Lanfranco Gualtieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Claudio Marazzini (presidente dell’Accademia della Crusca), Domenico De Martino (direttore artistico di Dante 2021) e Antimo Cesaro (sottosegretario di Stato, rappresentante diretto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo)

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