Le punture di zanzare tigre, zanzare comuni e pappataci possono essere un pericolo per tutti: possono trasmettere virus e parassiti responsabili di malattie anche gravi. Le zanzare comuni sono in grado di trasmettere il virus West Nile, la Zanzara tigre il virus Zika e quelli responsabili della Dengue e della Chikungunya, mentre i pappataci possono trasmettere il parassita della leishmaniosi e il virus Toscana.
Evitare di farsi pungere da zanzare e pappataci è quindi una misura di prevenzione fondamentale. Per impedire la proliferazione di questi insetti “vettori” e informare i cittadini sulla necessità di proteggersi dalle punture, la Regione Emilia-Romagna suggerisce alcune semplici ma efficaci indicazioni attraverso la campagna informativa che ha per slogan “Zanzara tigre e altri insetti: pericoli pubblici”.
“Conoscili, proteggiti, previeni” è il messaggio della campagna. Gli strumenti scelti per informare: dépliant, manifesti, video e una specifica campagna web. I materiali cartacei sono disponibili nelle sedi delle Aziende sanitarie regionali, negli ambulatori vaccinali dei dipartimenti di Sanità pubblica, negli Spazi donne immigrate, nei consultori familiari, nelle altre sedi deputate delle aziende sanitarie e presso l’Ufficio relazioni con il pubblico della Regione Emilia-Romagna.
Sono consultabili e scaricabili anche sul sito www.zanzaratigreonline.it.
La lotta alla zanzara tigre vede coinvolti la Regione, il Servizio sanitario regionale e i Comuni mentre le Conferenze territoriali e sanitarie sono il tramite tra i due livelli. Il piano regionale di sorveglianza e lotta alla zanzara tigre ha consentito di affrontare con successo l’epidemia di Chikungunya del 2007.
Gli esperti studiano e localizzano ovitrappole, censiscono e mappano i focolai per la bonifica con trattamenti larvicidi/ adulticidi e mettono a punto le linee guida di supporto ai Comuni per la prevenzione, la disinfestazione e il contenimento delle popolazioni di zanzara tigre.
Per la stagione estiva, nel territorio regionale, sono posizionate 2642 ovitrappole controllate ogni 14 giorni. Le ovitrappole della rete di monitoraggio regionale sono distribuite nel territorio di 254 Comuni rappresentanti il 76% circa dei Comuni regionali e nei quali risiede il 91% della popolazione regionale.
Tramite gli operatori dei dipartimenti di sanità pubblica, le Aziende sanitarie organizzano il sistema di
e supportano il controllo di qualità dei trattamenti larvicidi su suolo pubblico. In collaborazione con i Comuni offrono un servizio ai cittadini sulle modalità di prevenzione e disinfestazione negli spazi privati anche con iniziative di educazione e informazione dei cittadini sui comportamenti corretti e su quelli da evitare.
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