Ad imparare le regole devono essere i genitori piuttosto che i bambini. Sui banchi di scuola dovrebbero sedersi gli adulti, invece che i piccoli. Almeno a leggere le lamentele di una preside di una scuola elementare di Lecce, la San Domenico Savio. Come riportano i media locali, nei giorni scorsi la dirigente è stata costretta ad affiggere un cartello davanti al cancello dell’istituto per dissuadere i grandi ad entrare. Nell’avviso è stata ricordata la calca quotidiana e gli assembramenti caotici perché molti pretendono di accompagnare l’amata e coccolata prole fino all’aula: “Il provvedimento – ha poi spiegato la professoressa – si è reso necessario a causa dei comportamenti incivili di genitori e accompagnatori”.
Le famiglie si sono risentite è c’è stato un infuocato scambio di battute via Whatsapp, con gli immancabili e ormai ‘celebri’ gruppi di genitori, e Facebook. “Non possiamo lasciare i nostri figli sul cancello senza avere la certezza di vederli entrare a scuola” è la sintesi dei messaggi degli ansiosi genitori. Qualcuno poi, dicono le testimonianze, avrebbe tenuto perfino un comportamento più aggressivo tentando di varcare la soglia a forza, con inevitabili momenti di tensione. Pare assurdo ma è così.
Per questo la preside ha sottolineato con forza le parole nel suo cartello: “Gli episodi di inciviltà verificatisi in questi giorni nella scuola – ha scandito – hanno evidenziato quanto sia fragile un sistema educativo che stenta a condividere, in alleanza con la scuola, i valori fondanti della legalità e del rispetto delle regole che governano i sistemi sociali”. Ed ancora: “E’ mortificante e impensabile che questo patrimonio di valori e principi, rappresentato dalle persone del mondo professionale della scuola, venga sconfessato, offeso e vilipeso dall’altro anello fondamentale della catena educativa: la famiglia”.
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