sacerdote-preteLa denuncia è autorevole e istituzionale: arriva da Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione e presidente della Fondazione italiana autismo: “Avete mai provato a cercare su Google ‘sacerdote nega la comunione a bambino autistico’? L’ho appena fatto: viene fuori una sfilza di articoli di giornali, geolocalizzati ovunque in Italia. Ultimi, in ordine di comparsa, quelli che raccontano la storia di un bambino autistico di Rometta, in provincia di Messina, che non può accedere al sacramento della comunione perché il parroco non lo ritiene ancora ‘pronto’. Ma pronto rispetto a cosa? M’ero fatto l’idea che Dio appartenesse a tutti. Per certuni invece è appannaggio soltanto di chi ha mezzi intellettivi adeguati. O forse casi come quello di Rometta si verificano solo perché sull’autismo, purtroppo, c’è ancora tanta ignoranza. E non può continuare a essere così”.

Il caso a cui si riferisce Faraone si riferisce al piccolo Giuseppe, 11 anni. Nei giorni scorsi la madre, Mariarosa, ha denunciato che la comunione sarebbe stata negata da don Nino Scibilia, parroco a Sant’Antonio di Rometta Marea, in provincia di Messina. “Il parroco mi ha risposto che sarebbe stato meglio aspettare un po’, che il bambino capisse il significato della comunione – ha spiegato la donna ai media locali -. Spesso Giuseppe urla quando vuole comunicare qualcosa. Così abbiamo chiesto a don Scibilia la possibilità di una cerimonia privata, per non creare disturbo. La sua risposta non ha senso, cosa dovrei aspettare? Solo un miracolo potrebbe cambiare le cose”.

E mentre la curia di Messina dribbla il problema invitando a parlare direttamente col parroco, lui replica: “Non mi sono mai posto problemi a dare la comunione a bambini con handicap. Ho solo chiesto che il bambino fosse nelle condizioni di comunicare un minimo con il sottoscritto”.