“Il mio bambino non dorme”. “Mio figlio si sveglia ogni mezz’ora”. “Maledetto lettone”. “Quando arriverà fino al mattino senza chiamarmi?”. Il sonno è uno degli argomenti che più interessano i genitori e i futuri genitori. A loro si rivolgerà la psicologa, psicoterapeuta e mamma Elisa Damiani durante l’incontro “Dolce dormire. Un buon risposo per piccoli e grandi” in programma sabato 14 maggio alle 15,30 al Centro di crescita “Sogno del Bambino” di Forlì (via Pelacano 8/a).
I partecipanti potranno interagire liberamente con la conduttrice dell’incontro, portandole i propri casi personali. Elisa Damiani, dal canto suo, partirà da una spiegazione generale della fisiologia del sonno del bambino, rimarcando il fatto che prima dei tre anni di età “non si può parlare di disturbi del sonno”.
Allo stesso tempo, però, cercherà di far capire ai genitori quali sono le strategie migliori per un risposo tranquillo di tutta la famiglia, sfatando anche il mito secondo il quale è giusto che un bimbo di un’età X dorma tot ore: “Le nostre aspettative di adulti vanno messe da parte, in favore di una sintonizzazione con il tipo di bambino, con le sue esigenze, i suoi cambiamenti, la sua fase di crescita, la giornata che è abituato a vivere”.
Elisa Damiani
Ogni bambino, insomma, è a sé: “Ci sono quelli che fanno solo dei piccoli risvegli ma si riaddormentano da soli, quelli che vanno riaddormentati, quelli che dormono tutta la notte fin da subito. Non perdiamo di vista, però, che il più delle volte i nostri figli, per imparare a dormire, vanno accompagnati, così come succede quando iniziano a camminare. Quando il bambino impara a farlo, acquisisce sicurezza, fiducia in se stesso, autostima. Le teorie sull’importanza di lasciarlo piangere, dal mio punto di vista, lasciano il tempo che trovano: il bimbo magari dopo un po’ si tranquillizza e dorme ma solo per rassegnazione”.
Centrale, secondo Elisa Damiani, è il “dialogo affettivo” tra il genitore e il piccolo: “Noi grandi dobbiamo metterci in ascolto dei nostri figli. Ecco perché ogni ideologia è controproducente. Lettone sì, lettone no? Dipende dai singoli casi. Sono i genitori a dover fare la scelta in base a come si sentono dentro e in base al grado di maturità del proprio figlio. A beneficio di tutti”.
Silvia Manzani è giornalista professionista, ha lavorato per diverse testate locali. E' anche educatrice di asilo, ha due lauree e un'agenda di contatti da fare invidia a un pr. Cura i contenuti editoriali di romagnamamma.it.
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