Guarisce dal tumore: l’Inps le richiede indietro i soldi dell’invalidità

Verurteilung im Gericht

Storture della burocrazia, storie che lasciano l’amaro in bocca solo a leggerle. Nell’agosto del 2010 le era stato diagnosticato un grave tumore del sistema immunitario. Per questo aveva dovuto sottoporsi per due anni, a fasi alterne, a diversi cicli di chemioterapia. Nel 2014 l’apposita commissione dell’Inps le aveva riconosciuto un’invalidità totale: il 100%. Assieme a questa un assegno di accompagnamento di 508 euro al mese. Poi la guarigione, avvenuta e certificata nel luglio 2015: a quel punto l’Inps le ha chiesto la restituzione dei soldi.

Il caso riguarda una 67enne della provincia di Rovigo, è stato denunciato dall’associazione Agitalia e riportato dal Resto del Carlino. “Parliamo di una donna che per anni ha sofferto per un tumore molto aggressivo – spiegano da Agitalia – e che la chemio ha distrutto, facendole perdere denti e capelli, ma anche lasciandole problemi dermatologici e circolatori. Sarà pur vero che la donna è guarita, ma i due anni di chemioterapia non possono essere cancellati, tantomeno restituiti, come le si chiede invece di fare con la pensione di accompagnamento”. La donna vive di una pensione sociale e non può restituire la pensione di accompagnamento.

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