Ha subìto una vita di umiliazioni. La moglie lo offendeva di continuo: “Non sei nessuno”, le ripeteva. Oppure: “Fai schifo”. Addirittura una volta l’ha cacciato dal letto matrimoniale ‘riservandogli’ il posto accanto alla lettiera del gatto: “E’ quello il tuo posto”. Il tutto avveniva quasi sempre davanti al figlio. Poi l’ennesima prepotenza: l’uomo, dopo dieci anni di matrimonio, è stato cacciato di casa.
Alla fine la donna, una 43enne romana, ha pagato tutto. Come raccontano i media locali, il tribunale l’ha costretta a pagare l’assegno di mantenimento all’ex coniuge ed è stata rinviata giudizio per maltrattamenti psicologici. La donna però (per ora) ha l’affidamento del bambino.
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