C’è il primo caso di Zika virus in Emilia-Romagna. Si tratta di un giovane riminese, appena rientrato da una vacanza a Santo Domingo. Dopo alcuni giorni di febbre e malessere generale l’uomo si è recato dal medico di famiglia, il quale insospettito dalla località in cui il paziente aveva trascorso le ferie, ha ordinato esami approfonditi. Il responso del centro di microbiologia dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna ha dato infatti la positività al virus che sta gettando nel panico il Sud America.
Di per sé questa patologia non è pericolosa ma può essere molto nociva per le donne incinta al punto da determinare gravi malformazioni del feto. Da ottobre circa 3500 bambini nel solo in Brasile sono nati affetti da microcefalia. Per questo motivo nelle scorse settimane il governo colombiano ha consigliato alle donne di non restare incinta in questo periodo e l’Onu ha addirittura consigliato di abortire, o di astenersi da rapporti sessuali. Il riminese infettato rappresenta il decimo caso in tutta Italia di positività al virus Zika, non è grave ed è attualmente in cura.
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