La mamma è sempre la mamma. A qualsiasi età, ci sono sempre momenti nella vita di una persona in cui c’è proprio bisogno di lei. Il problema è che non sempre la mamma è disponibile o vicina…
Negli Stati Uniti, nella patria del Self Made Man/Woman, nel paese delle famiglie che vivono lontane, smembrate e/o allargate, dei figli che escono presto di casa, a New York, una città multietnica fatta soprattutto di nuclei familiari ristretti e da una moltitudine di singles, un’elegante e intraprendente signora ha inventato il business della mamma in affitto. Nina Keneally, 63 anni, residente a Brooklyn, forte della sua esperienza trentennale come mamma e del suo lavoro in campo sociale (è stata a lungo operatrice con i tossicodipendenti), esperta nel dare consigli o ascolto ai bisognosi, rendendosi conto di quante persone siano sole e in cerca di qualche materno sostegno nella grande metropoli, ha ben pensato di crearsi una nuova professione. Con tanto di tariffario e annesso sito web: qui il link.
Il suo motto è “When You Need a Mom, Just not Your Mom”. Per 40 dollari l’ora (questa è la tariffa standard ma ci sono anche sconti e pacchetti speciali), Nina si trasforma in mamma occasionale. Può preparare pasti, cucire, andare in lavanderia a ritirare la vostra giacca o accompagnarvi alle visite mediche, farvi la spesa, scrivere lettere e CV, darvi suggerimenti, parlare con voi al telefono del più e del meno, aiutarvi a fare la valigia, proporvi un parrucchiere o consigliarvi un nuovo look, dettarvi prelibate ricette, stirarvi la camicia per quel colloquio di lavoro, guardare con voi un film sul divano quando non volete stare proprio soli (e porta pure il pop corn), invitarvi a prendere un caffè per fare due chiacchiere sulle vostre scelte di vita, etc… A lei si rivolgono i ragazzi e gli studenti che sono lontani da casa, ma anche persone adulte che hanno bisogno di un consiglio o di un amica discreta che sappia ascoltare, chi una madre non ce l’ha più.
E’ un’impresa di successo, che sta ottenendo vasto richiamo in tutta New York. E non solo. Sul suo famoso blog elargisce consigli pratici su cucina, lavori domestici e tanti suggerimenti su come dovrebbe essere e come si dovrebbe comportare la mamma perfetta. Naturalmente raccomanda di rivolgersi a professionisti in caso di problemi psicologici o medici che vadano oltre le sue competenze.
Al giornalista americano Adam Gabbatt, che ha pagato i 40 dollari ordinari per prendere un tè con lei e scrivere un articolo su questo servizio di “madre per un ora”, Nina ha raccontato che al momento le sono capitati solo un paio di clienti “bizzarri”: un uomo di 58 anni, che probabilmente non cercava una figura materna, e un cliente che chiedeva la mamma in affitto con lui qualche giorno in Europa. Entrambe le offerte sono state rifiutate.
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