Una performance a Bologna sabato 13 febbraio, un nuovo spettacolo – con una connotazione musicale – in preparazione per la prossima edizione del Festival Internazionale del Teatro in Piazza e un invito a partecipare l’agosto prossimo ad un’importante rassegna teatrale a Wiesbaden, in Germania, mentre sono in corso contatti anche con altre città del nord Europa. E’ già ricco di impegni il calendario delle signore romagnole protagoniste a luglio 2015 di Azdora, il progetto artistico dell’artista svedese Markus Öhrn, andato in scena sotto forma di rituali giornalieri nello Spazio Saigi e in alcuni spazi pubblici della città di Santarcangelo.
Loro sono mamme, nonne, mogli, casalinghe, ex dipendenti pubbliche, artigiane. Abiti da cui hanno iniziato a spogliarsi durante la scorsa edizione del festival, per vestire quelli di dark lady dall’animo trasgressivo, pronte a fare emergere il proprio lato oscuro e distruttivo, rovesciando completamente lo stereotipo della donna “reggitrice” (azdora in dialetto romagnolo), responsabile dell’equilibrio domestico, vocata alle cure della famiglia.
La scorsa estate le abbiamo viste distruggere lavatrici, fare tatuaggi, srotolarsi in terra come clochard, esibirsi in momenti metal-punk, con un look trasgressivo, dalle tinte horror. E’ stato solo l’inizio di una metamorfosi inarrestabile, di un processo artistico che si alimenta attraverso l’incontro di due immaginari radicalmente differenti: quello delle signore romagnole – una ventina le azdore coinvolte nel progetto – e quello di un artista come Markus Öhrn, il cui lavoro – che si esplicita tra performance, arti visive, cinema, teatro – ha attirato non da oggi l’attenzione di realtà importanti della scena europea come la Volksbühne di Berlino, il Museo d’Arte Moderna di Stoccolma, Kunstenfestivaldesarts a Bruxelles, Festival d’Avignon.
Proprio in questi giorni l’artista Markus Öhrn è presente a Santarcangelo di Romagna dove insieme alle azdore, e alla musicista ?Alos, sta dando vita alla nuova creazione artistica che le vedrà protagoniste durante la prossima edizione del Festival (8-17 luglio 2016). Quella con l’artista svedese è una delle numerose residenze creative che Santarcangelo dei Teatri ospita nei mesi invernali, negli spazi del Teatro Lavatoio.
Sabato 13 febbraio le azdore saranno invece protagoniste di una performance installativa, sempre realizzata con la direzione artistica di Markus Öhrn e il supporto di ?Alos, e prodotta da Santarcangelo dei Teatri con il supporto di Raum/Xing, dal titolo Ritual #11 |Glimpses of the other side, che sarà ospitata allo spazio Raum di Bologna (inizio ore 21). Sarà l’ultimo appuntamento di Compagnia di Giro, l’iniziativa di Santarcangelo dei Teatri che invita a mettersi in viaggio per assistere ad alcuni tra i più interessanti appuntamenti artistici italiani. La partenza del pullman da Santarcangelo di Romagna è per le ore 15.00(da Piazzale Francolini) di sabato 13 febbraio. Il costo, comprensivo di viaggio e ingresso alla performance, è di 20 euro. Prenotazioni entro il 9/02. Per info: compagniadigiro@santarcangelofestival.com
Un progetto, quello di Azdora, che conferma Santarcangelo Festival come realtà – unica nel panorama delle rassegne festivaliere – che rende possibile incontri all’apparenza impossibili: quelli tra artisti della scena artistica contemporanea e un contesto locale che diventa terreno di ispirazione, creazione, crescita reciproca. Un progetto talmente unico, da essere anche diventato oggetto di studio da parte dell’Università di Urbino.
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