Taglio del nastro oggi all’ospedale Bufalini di Cesena per l’inaugurazione della nuova Piattaforma ambulatoriale dove già da qualche giorno lavorano a pieno ritmo il Centro regionale fibrosi cistica, l’Unità operativa di genetica medica e il Servizio di dietetica e nutrizione.
L’area è quella situata al terzo piano della palazzina della Direzione Medica, precedentemente occupata dalla Medicina Trasfusionale e a cui si accede da viale Ghirotti. Una superficie di circa 500 metri quadrati, che è stata completamente riqualificata con il rifacimento delle finiture edili e degli impianti, sia elettrici che di condizionamento termico. Anche i servizi igienici sono stati ristrutturati, rendendoli accessibili alle persone non autosufficienti o con ridotta capacità motoria. All’interno, gli ambienti si caratterizzano per una particolare attenzione nella scelta dei colori e dei materiali tesi a favorire la percezione di comfort e accoglienza, in continuità con il percorso di umanizzazione degli ambienti ospedalieri, avviato da diversi anni all’ospedale Bufalini. I lavori di ristrutturazione hanno richiesto un importo pari a circa 530mila euro e sono stati realizzati nell’ambito del contratto aperto di manutenzione.
Malattia genetica ereditaria, la fibrosi cistica richiede una terapia estremamente complessa e continuativa, affidata a centri specializzati di riferimento a livello regionale, tra i quali rientra anche quello dell’Ospedale Bufalini di Cesena. Il difetto all’origine della fibrosi cistica consiste nella produzione di una proteina alterata chiamata CFTR. La malattia si caratterizza per un’anomalia nel trasporto del cloro nella membrana delle cellule delle ghiandole a secrezione esocrina: di conseguenza queste ghiandole secernono un muco denso e vischioso e poco scorrevole. La presenza di queste secrezioni anomale determina un danno progressivo degli organi coinvolti principalmente nell’apparato respiratorio e gastrointestinale. Le cure e il trapianto d’organo hanno fortemente migliorato le aspettative di vita e continuano a farlo al punto che oggi la malattia ha perso il suo carattere prevalente di malattia dei bambini, con decorso inevitabilmente grave e mortale, per diventare una malattia cronica dell’età adulta.
Il Centro effettua sia attività ambulatoriali (esecuzione del test del sudore, unico test diagnostico per la fibrosi cistica, rivolto ad utenti esterni inviati dai Pediatri o dai Medici di base con un sospetto clinico di fibrosi cistica, e neonati selezionati per screening neonatale; controllo clinico, strumentale e fisioterapico, prescrizione di farmaci sia di uso continuativo che urgente; interventi terapeutici) che attività di ricovero ordinario. Attualmente il Centro regionale di Cesena segue 170 pazienti di età compresa tra i 6 mesi e i 60 anni e provenienti dalla Romagna e dalle province di Ferrara, Bologna, Modena, Repubblica di San Marino, Pesaro-Urbino. Di questi, 7 si sono sottoposti al trapianto di polmone. Al Centro fibrosi cistica si accede direttamente, telefonando allo 0547 352656, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 14.
E’ integrato con il Laboratorio di genetica medica all’interno dell’Unità Operativa di Genetica Medica, che ha sede presso il Centro Servizi di Pievesestina. Effettua visite specialistiche di genetica medica, predisponendo percorsi diagnostici e test genetici per formulare o escludere una diagnosi genetica, fornisce consulenze su patologie sui rischi genetici di trasmissione ereditaria. Il servizio eroga circa 2800 prestazioni/consulenze all’anno per tutta l’Azienda della Romagna, soprattutto negli ambiti di medicina fetale e diagnosi prenatale, malattie rare in età evolutiva, anomalie cromosomiche, sindromi malformative, ritardo mentale, autismo, neurogenetica, cardiogenetica, genetica ematologica, ma anche trasversalmente in tutti gli ambiti in stretta collaborazione con gli specialisti di branca.
La prima visita può essere richiesta in presenza di una specifica diagnosi di malattia genetica, oppure può essere richiesta a supporto diagnostico per un inquadramento genetico. Può anche essere richiesta da persona affetta o a rischio di sviluppo di malattia specifica, per fare una diagnosi presintomatica o per ricevere informazioni sulla patologia, il suo corso, la sua variabilità, le sue modalità di trasmissione ereditaria, le possibilità di diagnostica prenatale specifiche.
Per accedervi occorre avere l’impegnativa del medico. E’ attivo un Punto Ascolto dedicato (tel. 0547 394841) a cui è possibile rivolgersi dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.30 sia per avere informazioni che per prenotare una visita.
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