Una situazione estrema, una di quelle destinate a fare discutere a lungo e a dividere con ben pochi punti di incontro. Accade a Brescia, all’istituto Manzoni: le due prime elementari sono formate esclusivamente da stranieri. Trentacinque bambini e neanche uno è italiano. Ci sono alunni cinesi, indiani, moldavi, pakistani e filippini ma nemmeno uno che parli la lingua di Dante. E non è un modo di dire, dato che gli insegnanti sono preoccupatissimi: “Alcuni bambini sono arrivati in Italia da poco e non parlano la nostra lingua – hanno confessato all’agenzia Ansa -. Speriamo che il provveditorato assegni presto qualcuno, altrimenti lavorare così sarà impossibile”. Anche i dirigenti e i funzionari provinciali non sanno che pesci prendere di fronte a questa inaspettata – ma al momento delle iscrizioni qualcuno non poteva accorgersene e fare qualcosa? – conseguenza dell’immigrazione. “Daremo maggiori risorse, fra ore e insegnanti”, dicono ma le loro parole non sembrano destinate ad attenuare le polemiche. Anzi.
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