Palestre, lavatrici e mazze sulle auto: guardate un po’ che “azdore”

113310497-931abe9b-368d-41c4-ae49-c973f6032caeLo avevamo annunciato raccontandovi di Barbara Bugli, la 50enne di Santarcangelo, mamma di una bambina di undici anni, scelta insieme ad altre donne come lei dal regista svedese Markus Öhrn per la rivisitazione di una delle figure cardine della Romagna, l’azdora, nell’ambito di un lavoro che sarà presentato al Festival di Santarcangelo (da domani al 19 luglio), “Azdora”.

Ora anche Repubblica dedica alla performance una fotogallery, dalla quale vi renderete conto che le “azdore”, nella cultura romagnola madri di famiglia e custodi della casa, hanno un’altra faccia: in omaggio alla propria nonna svedese Eva Britt, l’artista ha infatti voluto scandagliare come dietro a quella facciata tutta cura e buone maniere, ci possano essere conflitti, assenze e sentimenti distruttivi, poco concessi in quel ruolo di angelo del focolare.

E allora eccole, le azdore, con la faccia dipinta, mentre vanno in palestra, distruggono auto a suon di mazzate, guardano con orrore le lavatrici.

Qui la fotogallery

http://santarcangelofestival.com/

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