Liste d’attesa, la Regione prepara il piano per abbatterle

ginecologa medico dottoreAmbulatori aperti il sabato e la domenica anche nel privato accreditato, accesso senza prenotazione ai centri prelievo, meno burocrazia, pagamento del ticket per chi non disdice le visite e blocco della libera professione nel caso di eccessivi tempi d’attesa. Sono i punti principali del del piano della Regione Emilia-Romagna per ridurre drasticamente le liste d’attesa.

L’obiettivo è garantire, per la fine dell’anno, almeno il 90% delle prestazioni entro 30 giorni dalla richiesta nel caso delle prime visite, entro 60 giorni per le prestazioni strumentali.Per evitare esami inutili, sarà rafforzata la collaborazione tra medici di medicina generale e specialisti; entro il 30 settembre verrà adottato un software specifico per il controllo in tempo reale delle liste. Entro il 30 ottobre 2015 saranno coinvolti più medici e infermieri, fino alla fine del 2016, attraverso risorse (10 milioni di euro) dedicate.

A livello di personale sanitario, cambieranno due cose: in ogni Asl sarà nominato un responsabile unico dell’accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, cui verrà affidata la gestione esclusiva e la modifica delle agende e il presidio dei tempi di attesa. Ma il
superamento delle criticità passa anche attraverso il reclutamento di nuovi professionisti: per questo, il piano mette a disposizione 10 milioni di euro.

Verrà ampliato il servizio di prenotazione su Cupweb (modalità on-line, www.cupweb.it) con l’offerta di prestazioni disponibili. Dal 2016, possibilità di accedere anche tramite “app” su dispositivi mobili (smartphone e tablet). Inoltre, entro il 15 settembre di quest’anno, per le prenotazioni telefoniche verrà attivato un numero verde aziendale.

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