Incinta, tatuata, grassa, oziosa: Barbie, una polemica lunga cinquant’anni

Chi dice Barbie dice anche polemica. Superati oramai i cinquant’anni, la bambolina più amata dalle bambine continua ad essere uno dei giocattoli più famosi e più venduti al mondo ma anche uno dei più criticati. Dalle accuse di razzismo, sessismo, incitamento all’anoressia, la casa produttrice Mattel ha dovuto, attraversando diverse fasi e mode, affrontare numerose e pesanti polemiche. Fasi in cui ha creato varie tipologie di bambola, esperimenti di marketing, alcuni riusciti ed alcuni decisamente no.

Ecco l’elenco delle Barbie più controverse, più originali e più strane mai prodotte.

Barbie Slumber Party

Nel 1965 Mattel lancia sul mercato una Barbie con un vestito che la rende grassotella e un kit per perdere peso. Nel kit anche una bilancia (fissa sul peso forma di 50 kg!) e un manualetto di consigli per dimagrire come “non mangiare”.

Skipper che cresce

Skipper, sorella minore di Barbie, nel 1975, diventa grande grazie ad un possibile allungamento del busto ed all’aumento del seno, il tutto grazie ad un meccanismo azionato dalla rotazione di un braccio.

Barbie McDonald’s

Nel 1982, in accordo con la famosa catena di fast food, viene commercializza una Barbie vestita come un’impiegata McDonald’s, con divisa e paletta per friggere. Va da sé ricordare che il colosso americano è da anni fortemente criticato.

Barbie Malibù

Nel 1983, munita di stuoia, bikini e occhiali da sole, nasce la versione da spiaggia di Barbie che, per alcune associazioni di femministe americane, incita di fatto le bambine a passare ore a prendere il sole e a far niente.

Barbie Teen Talk

Nel 1992 arriva sul mercato la versione parlante. La bambola recita frasi come: “Non avremo mai abbastanza abiti”, “la matematica è difficile”, “Adoro fare shopping”. A ruota seguono le vivide proteste delle associazioni di genitori e quelle della Lega americana delle donne universitarie.

Barbie Share a Smile Becky

Nel 1997 esce Barbie in sedia a rotelle. Kjersti Johnson, una adolescente americana con paralisi celebrale fece notare alla Mattel che la sedia di Becky non entrava nell’ascensore della casa di Barbie. Anche nei giocattoli si combatte contro le barriere architettoniche!

Barbie Oreo

Nel 1997 Mattel affronta una delle più dure polemiche con la comunità afro-americana. Per celebrare un accordo con la Nabisco, quell’anno si lancia sul mercato una coppia di bambole col famoso nome del biscotto al cioccolato, una Barbie bianca e una di colore. Proprio quest’ultima fu causa di violente critiche. Oreo nello slang afroamericano viene usato per identificare un nero che si comporta come un bianco.

Barbie Happy Family

barbie happy familyNei primi anni del 2000 Mattel produce la linea Barbie Happy Family che prevede anche la presenza dell’amica Midge Hadley. Midge fu creata per la prima volta nel 1963 ma in questa versione del 2002 c’è una sostanziale differenza: Midge è vistosamente incinta e in grembo porta il piccolo Nikki, con magnete, estraibile dalla pancia di mamma. Il giocattolo viene presto ritirato dal commercio dopo le lamentele relative all’incitamento delle gravidanze giovanili. In più pare che Midge non avesse la fede al dito!

Barbie Forever & Tunner Scooper Dog Set

Questa versione di Barbie esce con un simpatico cagnolino, Tunner. Il cucciolo è munito di set per la sua cura, può mangiare biscotti e fare la cacca. Il gioco è raccoglierla con la sua palettina magnetica. Più che critiche, si parlò di risate. Nel 2006 la Mattel ritirò il prodotto perché alcune componenti potevano essere pericolosamente ingerite dai bambini più piccoli.

Barbie Video Girl

Nell’estate del 2010 Barbie ha una sua versione video. La bambolina è munita di una minuscola video camera sul petto, che può filmare sino a 30 minuti e che può essere caricata in video via USB. Pochi mesi dopo l’FBI ha però lanciato una nota che avverte come tale tecnologia possa essere impiegata in pratiche pornografiche infantili. La bambola è ancora in vendita.

barbie video girlbarbie video girl

Barbie Canturi

Nel 2010 Mattel collabora col disegnatore di gioielli Stefano Canturi per creare quella che è la Barbie più costosa al mondo. Col suo little black dress, tacchi a spillo, pettinatura elegante e sofisticata, questa Barbie da collezione indossa una collana e un anello di diamanti del valore di quasi mezzo milione di dollari.Barbie Canturi

 

Barbie Tokidoki

Tentando di stare al passo con le mode, nel 2011 Mattel crea Barbie Tokidoki, bambolina dai capelli rosa e dai mille tatuaggi. Ancora una volta, alcune associazioni di genitori americani protestano per la presunta inadeguatezza del modello per le brave bambine.

Barbie Mexico

Barbie messicanaNel 2013 la Mattel viene fortemente criticata dalla comunità ispanica. Quell’anno esce la versione messicana di Barbie: ampio abito rosa a balze, lunghi capelli neri, passaporto e cagnetto chihuahua in braccio. I messicani non gradiscono e contestano all’azienda l’abuso di antiquati stereotipi culturali. La Mattel risponde facendo notare che la bambola fa parte della collezione Barbie Dolls of the World, che intende proprio celebrare le differenze geografiche e culturali attraverso il gioco. Rilanciata nel 2012, la collana comprende 100 Barbie, ognuna di nazionalità diversa, ognuna col costume tradizionale della sua comunità: la Barbie argentina vestita da tanguera, l’olandese con grembiule, zoccoli di legno e coniglietto sotto braccio, la cinese in seta rossa e panda, l’australiana con koala…la polemica può continuare.

Intanto lo scorso anno la Mattel ha lanciato la seconda versione messicana. Questa volta Barbie è vestita in nero/oro e ha un largo cappello. Basterà?

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