La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per la violazione dei diritti di tre coppie omosessuali. L’Italia è accusata del mancato rispetto per la vita privata e familiare (articolo 8 della Convenzione dei diritti dell’uomo) e – come ha stabilito la Corte – deve introdurre il riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso.
Il giudizio è stato espresso nell’ambito del caso sollevato da Enrico Oliari, presidente di Gaylib, l’associazione nazionale dei gay liberali e di centrodestra, che insieme ad altri ha fatto ricorso a Strasburgo contro l’impossibilità di vedersi riconoscere l’unione in Italia, contestata ora perché – senza una legge che riconosca le unioni civili – di fatto non provvede ai bisogni principali di una coppia impegnata in una relazione stabile e non fornisce una tutela legale sufficientemente affidabile.
Nel 2013 era stata condannata anche la Grecia.
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