Azzurrina: il mito spaventoso dei bambini romagnoli diventa un film

Lo si bisbigliava in classe, magari all’ora di ricreazione: “Ma tu ci sei mai stato al castello di Azzurrina?”. E qualche genitore lo usava anche come minaccia di punizione, nel caso il figlio non avesse dato retta: “Guarda che ti porto da Azzurrina”. Per i bambini romagnoli, e non solo, la bimba albina che il 21 giugno del 1375 scomparve mentre si trovava nel nevaio del Castello di Montebello in provincia di Rimini, è sempre stata un mito. Tra spavento, leggenda, chiacchiere e risate. E ora Azzurrina diventa la protagonista di un docufilm: un horror, per la precisione. “Il Castello di Azzurrina” è diretto da Giacomo Franciosa, nipote dell’attore hollywoodiano Anthony e sarà nelle sale alle fine dell’estate.

La fiction – ha spiegato il regista – si incrocerà con studi e rilevamenti che faranno parte dell’opera. Ogni episodio “anomalo” capitato durante le riprese è stato girato, conservato e sarà parte integrante del film. Del resto la leggenda è di quelle mai tramontate: Guendalina detta Azzurrina cadde – dice la storia – lungo la scala che porta alla ghiacciaia del castello mentre giocava a palla e non venne mai più ritrovata. Ogni cinque anni, quando arriva il solstizio d’estate, nel castello si sentirebbe l’urlo della bambina, ultimo suo segnale di vita.

Alle riprese ha collaborato – come spiega Il Fatto Quotidiano – una troupe di sensitivi, parapsicologi e esperti del suono del Laboratorio interdisciplinare di ricerca biopsicocibernetica di Bologna. E il paranormale è già dietro l’angolo. I quotidiani locali hanno infatti segnalato in più occasioni strani infortuni capitati sul set, come il malore del regista e la strana caduta dell’attore Gianfranco Terrin, che ha riferito di essersi sentito sgambettato da qualcosa.

Bambini, pronti ad avere di nuovo paura di Azzurrina?

Qui il sito del Castello di Montebello

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