La crisi che non lascia scampo: il dramma di un papà ingegnere

papà bambino neve slittinoVive in una stanza d’albergo a dieci euro a notte sul litorale di Ravenna. E per vedere la moglie e la figlia che frequenta le medie, mandate dai servizi sociali in una struttura d’accoglienza che si trova sempre sui lidi, è costretto ogni volta a fare richieste e superare mille ostacoli. Una storia drammatica quella raccontata sulle pagine del Corriere di Romagna: il protagonista è un ingegnere meccanico rimasto senza lavoro quattro anni fa.

Centinaia i curriculum inviati, rimasti senza risposta. L’uomo si è adattato a fare il camionista e poi il carpentiere ma adesso non ha un impiego. Non solo: la perdita del lavoro ha impedito alla sua famiglia di continuare a pagare l’affitto. E da lì allo sfratto il passo è stato breve.

In un primo momento la famiglia non è stata separata: tutti e tre sono stati sistemati in albergo. Poi, la soluzione che si prospetta per molte famiglie: donne e figli da una parte, uomini dall’altra. Cosa denunciata dall’associazione Avvocato di Strada Onlus e che ha portato il Garante dell’infanzia regionale a bacchettare l’Asp di Ravenna.

 

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