C’è chi la ricorderà per la partecipazione al Festival di Sanremo dove, nel 1998, vinse la categoria “Nuove Proposte” con la canzone “Senza te o con te”. O, andando indietro di un anno, per avere concorso a Miss Italia. Fatto sta che Annalisa Minetti è oggi è un’altra cosa ancora: un’atleta paraolimpica. Domenica 17 maggio alle 17 sarà ospite dell’evento “Wellness Week…. Centro in forma” in programma per l’intero fine settimana al Romagna Shopping Valley di Savignano sul Rubicone.
Annalisa, a leggere il suo curriculum sembra che lei abbia avuto e abbia ancora mille vite: in quale si sente più se stessa?
“In quella di mamma, senz’altro: ho un bimbo di sette anni, Fabio. In ogni caso, tutte le mie attività – così diverse tra loro – sono solo i molti campi in cui proietto la mia persona cercando di mettere tutta me stessa. A livello professionale, dunque, l’atleta è forse la figura in cui mi riconosco di più per lo spirito combattivo che deve avere per provare a vincere. Un atteggiamento che mi ha sempre contraddistinta”.
Com’è stato e com’è tutt’ora affrontare la maternità con un limite fisico come la disabilità visiva?
“Impegnativo, senz’altro. Ma per me non ha mai costituito un vero problema. All’inizio, quando Fabio era appena nato, era quasi divertente escogitare mille strategie per riuscire a dargli la pappa, stare da sola con lui e notare quanto fosse inconsapevole del fatto che non vedessi. Ma per lui tutto questo è normale, la sua mamma è così: io sono quella con i super poteri, non certo quella cieca”.
Anche oggi che è cresciuto, trova divertente avere a che fare con lui, educarlo e dargli delle regole?
“Sì, molto. Spesso siamo i protagonisti di scenette buffe, come quando lo sgrido convinta di averlo davanti a me e lui, invece, è dietro. Allora mi riprende e mi dice: ‘Mamma, ti devi girare'”.
La musica è ancora nella sua vita, visto che a settembre uscirà un nuovo album. Poi l’atletica leggera. E la famiglia. Come concilia le varie cose?
“Cercando di non togliere spazio e tempo a Fabio. Gli allenamenti li faccio vicino a casa, quando lui è a scuola. Senza contare che è un mio grandissimo fan: c’è sempre a bordo pista a incitarmi e a dirmi di non mollare. Ed è premurosissimo: quando finisce una gara e mi vede stremata e senza fiato, si preoccupa molto. Ma poi viene ad abbracciarmi aspettando che io riprenda il respiro. Quando ricomincio a scandire qualche parole, si tranquillizza”.
Lo sport era una passione anche in tempi non sospetti, quando si dedicava alla carriera di fotomodella e cantante?
“Sono stata sempre appassionata di ciclismo ma non di atletica, che invece è una scoperta più recente. Mi piace la sfida della competizione, il fatto che non sia mai una passeggiata correre a livello agonistico”.
Il ricordo più indelebile?
“Il record del mondo a Brescia, due anni fa, sui 1.500 metri piani. Davvero, non avrei mai pensato di farcela”.
Su questo sito le informazioni sull’evento di domani e domenica
Qui il sito della cantante
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