I tumori si prevengono a tavola. Lo Ior: “Mamme, iniziate dai primi mesi”

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La presentazione del progetto “La salute a tavola”

Eccessi di alcol, carni estrogenate, frutta trattata, verdure sempreverdi, sughi cotti per così tante ore tanto da trasformare in nocive le sostanze buone che conterrebbero. Sono alcune delle abitudini alimentari che secondo il direttore generale dell’Istituto oncologico romagnolo (Ior) Fabrizio Miserocchi fanno la differenza a tavola. Segnando di fatto il discrimine tra i cibi anti-cancro e quelli non. “La salute a tavola” è il progetto che lo Ior ha presentato ieri e che metterà insieme un medico oncologo (Lucia Bedei dell’ U.O. Prevenzione Oncologica di Forlì ) e un gourmet associato Chef to Chef (Carla Brigliadori) in un tour itinerante di conferenze che si terranno da questo mese nelle città di Forlì, Ravenna, Rimini, Cesena e Faenza. Un’iniziativa resa possibile grazie al main sponsor Commercianti Indipendenti Associati – Conad e al sostegno di Romagna Acque e Orogel, con il patrocinio dell’associazione Chef to Chef Emilia Romagna Cuochi. Secondi i più recenti studi i tumori causati da un’errata alimentazione rappresentano addirittura il 35% dei casi totali.
Dottore, al di là che lo Ior sia di base in Romagna, c’è un motivo particolare che lega l’iniziativa “La salute a tavola” al territorio?
“Direi che il motivo non è tanto nei dati scientifici dei tumori: la Romagna, negli ultimi anni, ha fatto passi da gigante grazie alla ricerca, all’individuazione di nuovi farmaci e nuove terapie. Se dovessi trovare un legame, lo cercherei in certe abitudini alimentari piuttosto sbagliate, nello specifico in una cucina molto saporita e troppo cotta”.
bambini mangiamo verdure?Da che età deve partire la prevenzione a tavola?
“Direi da subito, dai mesi dello svezzamento. Purtroppo, quando si tratta di bambini, si assiste a un paradosso. All’inizio massima attenzione, controlli eccessivi, introduzione graduale degli alimenti, sterilizzazione. Poi, complici anche i tempi di vita frenetici, tutta quella cura viene meno. E nella pre-adolescenza ne vediamo le conseguenze, per esempio con ragazzini obesi. E così passiamo il resto della vita a curarci. Ecco, credo che le mamme andrebbero educate fin da subito”.
Oggi, però, tra i genitori c’è senza dubbio una maggiore consapevolezza sui rischi di un’alimentazione sbagliata. Un esempio è l’attenzione al fatto che i cibi confezionati non contengano olio di palma. Lei ha la stessa percezione?
“Credo che i genitori siano più sensibili, questo sì. Ma una vera conoscenza ancora manca, ecco perché noi abbiamo scelto di affiancare la parte scientifica a quella della cucina. I cibi confezionati sono ancora in larga parte utilizzati, mentre io insisto sempre sul fatto che iniziare a privilegiare il fresco è già un buon inizio. Chiaro, è più scomodo, va lavorato, preparato. E dobbiamo essere certi della qualità. Ma il fresco ci premia in partenza, perché certe cotture prolungate e certi trattamenti per rendere gli alimenti ipocalorici non fanno che provocare effetti nocivi. Durante le conferenze insegneremo anche a individuare i cibi più anti-ossidanti e i tipi di cottura che mantengono queste caratteristiche benefiche”.
Oggi si parla molto di alimentazione vegetariana, se non vegana. Per prevenire i tumori, sono scelte che ci danno una mano?
“Io sono convinto che non sia la tipologia degli alimenti che consumiamo a fare la differenza, quanto la loro qualità”.

 

Calendario degli incontri:

Il primo incontro si terrà nella Sala Zambelli della Camera di Commercio di Forlì domenica 12 aprile dalle 16.30, il secondo incontro nella Sala Cavalcoli della Camera di Commercio di Ravenna il 15 aprile dalle ore 20.30. A Rimini l’incontro pubblico si terrà il 19 aprile dalle ore 16.30 nella Sala Conferenze di SGR, a Cesena il 24 aprile presso la Sala Sozzi del Palazzo del Capitano dalle ore 20.30. Il tour itinerante terminerà con la tappa faentina presso la Sala Teatro Fellini il 3 maggio alle 16.30. Al termine del tour di conferenze saranno organizzati dei corsi di cucina teorico-pratici a numero chiuso, per dare la possibilità a tutti gli interessati di approfondire l’argomento e apprendere le migliori tecniche per scegliere gli alimenti e cucinarli in modo sano e genuino.

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